LETTERE DAL SAHARA
Presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2006

Soggetto, sceneggiatura e regia di: Vittorio De Seta
Attori: Djbril Kebe, Madawass Kebe, Stefano Saccotelli e Paola Ajmone Rondo
Fotografia: Antonio Grambone
Origine: Italia 2006
Distributore: Istituto Luce
Link: www.luce.it
Durata: 125’
Programmato dal 1 settembre 2006

Assan è senegalese, è un giovane musulmano e ha voglia di lavorare. Alla morte del padre decide quindi di sospendere con lo studio e di imbarcarsi in qualche maniera per l’Italia. Arriva a Lampedusa, riesce a sfuggire ai controlli burocratici, lavora in clandestinità e nell’illegalità e poi finalmente conosce il lavoro in fabbrica e il permesso di soggiorno. Il cammino di Assane lo conduce prima a Firenze, dove abita una cugina, e poi a Torino, che non è la meta definitiva, in quanto Assane ritornerà in Africa in seguito a un episodio di intolleranza razziale, nonostante l’aver cominciato a parlare italiano e aver conosciuto nuovi amici. Dopo un periodo di crisi di identità, riuscirà a sentirsi sicuro solo dopo un incontro con il suo vecchio precettore. De Seta è famoso per "Banditi a Orgosolo" (1960) e "Un uomo a metà" (1966) e aveva diretto l’ultimo film, "In Calabria", nel 1983. Adesso alla fresca età di 86 anni torna alla regia con uno sguardo appassionato intorno all’immigrazione con uno dei passaggi diretti che meglio conosciamo, dall’Africa all’Italia. La parte più interessante del film è la prima, quella che dal Senegal porta Assane in nave fino a Lampedusa e da lì il risalire lo Stivale fino a Torino, con uno stile partecipe quasi da giovane inesperto ma con la voglia di raccontare, tra finzione e documentario, con un uso del digitale in forma sperimentale. Il film, presentato in versione italiana e wolof e sottotitolata in italiano, ha visto uno sviluppo lento e faticoso, con la lavorazione che è cominciata nel 2001 ed è andata avanti a fatica per la mancanza di un target di destinazione definito. Il risultato, ispirato e appassionante seppur non pienamente riuscito, è importante per un modo alquanto inusuale di concepire la direzione e la narrazione, fuori da schemi canonizzati.

Cinzia Nolasea

Fino al 8 gennaio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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