POETRY Regia di: Lee Chang-dong L'anziana ha una sessantina d'anni e non ci sta molto con la testa, dimentica spesso e volentieri. Fa la domestica e la badante. Nega un nuovo telefonino al nipote che vive con lei, essendo la madre lontana per lavoro. Prende lezioni di poesia con un maestro in un circolo di poesia. Il nipote ed altri cinque ragazzi sono colpevoli del suicidio di una ragazza, gettatasi da un ponte dopo molti episodi di stupro. La vita della nonna viene stravolta da quella bestia del nipote. I genitori degli altri colpevoli le chiedono, anzi le impongono, di partecipare al cinico e sostanzioso risarcimento concordato con la madre della ragazza morta. |
Lee Chang-dong da scrittore diventa regista al quinto film per il doloroso dramma della vita che deve fare i conti con l'Alzheimer, solo ai primi stadi, punto di partenza e nocciolo della questione. Talvolta prende appunti, prima che la malattia le impedisca di pensare, astraendosi dalla realtà. La quotidianità viene descritta in modo quasi cronachistico, lasciando però modo di seguire altri livelli narrativi con accuse di sessismo, il gap generazionale, la violenza dei rapporti sociali. Il film è molto emozionante e poetico, ma sa anche essere molto realistico nel prendere atto della situazione effettiva, sia nei riguardi della sua salute sia della necessità di appianare un problema oggettivamente inevitabile. La protagonista di tanto intenso dramma è Yoon Hee-jeong, attrice degli anni '60 che riprende a recitare dopo una ventina d'anni lontano dalle scene per fermarsi a Vincennes col marito pianista. Maurizio Ferrari Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 6 luglio 2011 e successivamente nell’archivio. |
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