I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN
Presentato al Festival di Telluride 2005, al Festival di Toronto 2005 e vincitore del Leone d’Oro per il miglior film al Festival di Venezia 2005

Regia di: Ang Lee
Attori: Ennis Del Mar: Heath Ledger, Jack Twist: Jake Gyllenhaal, Cassie: Linda Cardellini, Lashawn Malone: Anna Faris, Lureen Newsome: Anne Hathaway, Alma: Michelle Williams, Joe Aguirre: Randy Quaid, L.B. Newsome: Graham Beckel, Monroe: Scott Michael Campbell, Randall Malone: David Harbour, Alma Jr. all’età di 19 anni: Kate Mara, la madre di Jack: Roberta Maxwell e il padre John Twist: Peter McRobbie
Fotografia (Deluxe color): Rodrigo Prieto
Montaggio: Geraldine Peroni e Dylan Tichenor
Musica: Gustavo Santaolalla
Supervisore alla musica: Kathy Nelson
Costumi: Marit Allen
Suono (Dolby Digital/DTS): Drew Kunin
Sceneggiatura: Larry McMurtry e Diana Ossana, basata su un racconto breve di Annie Proulx
Titolo originale: Brokeback Mountain
Origine: USA 2005
Distributore: Bim
Link: www.bimfilm.com www.focusfeatures.com www.brokebackmountain.com
Durata: 134’
Produzione: Focus Features e River Road
Programmato dal 20 gennaio 2006

A 1963 a Signal, nel Wyoming, da un camion sbarca uno e l’altro arriva col camion: sono due ragazzi in cerca di lavoro. Quell’orso di Aguirre vuole due tizi per governare le pecore negli alti pascoli delle montagne di Brokeback. Li attende isolamento e duro lavoro. Devono risolvere piccoli e grandi problemi, procurarsi la carne sparando a un alce quando c’è da mangiare solo fagioli, far fuoco al coyote affamato, cucinare al meglio quando lo sanno fare solo all’incirca, sopportare la notte in tenda con le pecore e quell’altro ad aspettarlo al campo base. Dopo qualche giorno così, vuoi per noia o per troppi ormoni in giro, si ritrovano l’uno nelle braccia dell’altro, anzi sopra l’altro. Volevano smetterla lì ma poi vanno avanti. Arriva l’estate, finisce il lavoro e i due si separano. Ennis si sposa con Alma e dopo due figlie fa il veterinario con moglie che lavora al supermercato e conducono una vita semplice. Jack si mette con la più ricca del circondario, Lureen la texana, con figlio a carico e chiamato "Rodeo" dal suocero che mal lo sopporta. Dopo quattro anno si ritrovano. Jack vorrebbe riformare la coppia ma il marito di Alma non accetta e alla fine si vedono a pescare tre o quattro volte l’anno. Per Ennis le cose non vanno tanto bene: il fatto è che la moglie per caso ha scoperto da subito la relazione extra coniugale, non glielo ha mai rivelato ma da quel momento l’ha sempre guardato con occhi diversi e così i due finiscono per divorziare. Insomma entrambi i ragazzi ormai adulti hanno una vita familiare complessa. Omofobico il padre di Jack e più conciliante la madre, dopo la tragedia che colpisce Jack, Ennis vive da solo in una roulotte, la figlia più grande ormai diciannovenne Alma è in procinto di sposarsi.

 

 

La ricerca della propria identità, anche sessuale, l’accettazione della propria personalità e la complessità della persona sono sempre stati argomenti che hanno interessato il cinema di Ang Lee, da "Hulk" al suo primo film gay "Banchetto di nozze" al wuxia-pian "La tigre e il dragone", con Zhang Ziyi spesso travestita da uomo. Anche in "Brokeback Mountain" la storia si ripete. I generi opposti, a prima vista, sono il western e il gay. Il western è poco ed è molto lontano dai classici di John Ford di tradizione americana. Anche l’amore omosessuale non è esattamente in primissimo piano, ma piuttosto incastonato nel quotidiano, pur se vissuto con passione, quasi piuttosto una storia d’amore deteriorata e martire, ma che neanche la morte può fermare. A voler essere pignoli non è un amore omosessuale quanto un amore fra uomini. La tenerezza di Ang Lee fonde raffinatezze melodrammatiche con cattiverie totalmente tangibili. Il risultato è una sessualità sofferta e masochista, proprio perché sono due tipi chiaramente bisessuali. Poi col tempo diventa una questione di amicizia e di affetto, più che sessuale. Il film risulta sopravvalutato e con molta attesa creata, alla fine c’è anche il rischio di rimanere delusi. Piuttosto prolisso e lento nell’andamento, rimane sempre in un percorso così equilibrato che sembra tutto poesia e niente provocazione.

Cinzia Nolasea

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell'archivio.

 

home mail