W.
Presentato come film inaugurale al Torino Film Festival 2008

Regia di: Oliver Stone
Attori: Josh Brolin, James Cromwell, Jeffrey Wright, Richard Dreyfuss, Elizabeth Banks, Ellen Burstyn, Scott Glenn, Toby Jones, Stacy Keach, Bruce McGill e Thandie Newton
Sceneggiatura: Stanley Weiser
Fotografia: Phedon Papamichael
Scenografo: Derek Hill
Montaggio: Julie Monroe, Joe Hutshing e Alexis Chavez
Musica: Paul Cantelon
Produttori: Bill Block, Moritz Borman, Eric Kopeloff e Paul Hanson
Produttori esecutivi: Albert Yeung, Thomas Sterchi, Elliot Ferwerda, Johnny Hon, Teresa Cheung, Tom Ortenberg, Christopher Mapp, David Whealy, Matthew Street e Peter Graves
Titolo originale: W.
Origine: USA 2008
Distributore: Dall’Angelo Pictures
Link: www.dallangelopictures.com www.wthefilm.com
Durata: 129’
Produzione: Ixtlan, Omnilab Media, QED International, Emperor Motion Pictures e Global Entertainment Group
Programmato dal 9 gennaio 2009

La biografia del presidente George W. Bush qui descritta è parziale e ovviamente non è autorizzata dal diretto interessato. Si inizia nel 2002 con una riunione tra i collaboratori del presidente Bush, che è entusiasta della definizione di "asse del male" per definire parte del Medio Oriente. Con un bel salto indietro nel tempo troviamo il figlio del membro del Congresso in prigione, operaio alle trivelle del petrolio, giovane gaudente, pelandrone e zuccone, come lo definisce il padre. Infine decide di entrare in politica, inizialmente per conto suo, poi aiutando il padre a farlo vincere alle elezioni presidenziali. Gran venditore da sempre di se stesso e delle sue idee, riesce infine a ricoprire la carica più alta. Molte delle iniziative più avverse, come il dichiarare guerra a Saddam, non le smercia come manovra politica, ma come motivo di libertà, e via di questo passo cercando di farsi amico chiunque. Il rapporto con i consiglieri è invece piuttosto difficile, e alla fine l’ultima parola è sempre la sua, anche se si ha l’impressione che in realtà sia il "vice" Dick Cheney a prendere le decisioni più importanti per il futuro strategico degli Stati Uniti d’America o quell’altro burattinaio di Karl Rove, altro politico di lunga esperienza.

 

 

Si tratta della giovinezza alcolizzata e dell’ascesa politica fino ad arrivare agli anni della presidenza dell’ormai ex Presidente degli States. Viene alternata la vita dell’amministratore in capo con le goliardate beone giovanili e i primi passi nella politica, anche con sonore sconfitte. Se per Michael Moore il presidente è uno stupido in Fahrenheit 9/11, per Stone è personalità complessa, frenata dalle insicurezze e lanciata in avanti dalla certezza di portare avanti una missione di ispirazione divina. Nel ruolo del protagonista un prodigo e variegato Josh Brolin, di verosimiglianza sconvolgente nel dare forma a chi si trova in bilico tra il complesso di Peter Pan e le paternali della madre passionale e del padre insigne, a volte assumendo l’espressione di chi ancora non ci crede di essere stato eletto Presidente.

Cinzia Nolasea

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2009 e successivamente nell’archivio.

 

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