IL DIVO
Premio della Giuria al Festival di Cannes 2008

Regia di: Paolo Sorrentino
Attori: Toni Servillo (Giulio Andreotti), Anna Bonaiuto (la moglie Giulia), Piera Degli Esposti (la segretaria Vincenza Enea), Giulio Bosetti (Eugenio Scalfari), Carlo Buccirosso (Paolo Cirino Pomicino), Flavio Bucci e Giorgio Colangeli
Fotografia: Luca Bigazzi
Scenografia: Lino Fiorito
Montaggio: Cristiano Travaglioli
Musica: Teho Teardo
Produttori: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Andrea Occhipinti e Maurizio Coppolecchia
Origine: Italia e Francia 2008
Distributore: Lucky Red
Link: www.luckyred.it
Durata: 110'
Produzione: Indigo Film, Lucky Red, Parco Film, Babe Films, Studiocanal e Arte
Programmato dal 28 maggio 2008

Il film, Premio della Giuria al Festival di Cannes 2008, è stato accolto sulla Croisette con entusiasmo. Anche dalla stampa straniera, che magari non conosce bene i meccanismi politici ci casa nostra. A introdurli ci pensava il dossier preparato per i giornalisti accreditati, con un glossario per personaggi e gruppi politici rappresentati nella pellicola e un elenco cronologico dei più importanti avvenimenti italiani dal 1968 al 2004. Sorrentino è riuscito a creare un’opera eccezionale dal punto di vista estetico, ma non solo. La caratterizzazione dei personaggi, presentati da un fischio di richiamo con relativo nome in sovrimpressione, ne mostra fin da subito i tic, sviluppati insieme ai loro intrighi politici nel prosieguo dell’azione. È quella che la segretaria del "divo Giulio" annuncia come una cattiva corrente, per capirci è la corrente andreottiana all’interno della Democrazia Cristiana.

 

 

Il regista racconta in modo felliniano l’ingresso della corrente nella vita politica italiana, in un momento non certo facile, dove le trame di stato si mescolavano al terrorismo, dove la democrazia era in pericolo grazie alle logge (P2) massoniche deviate, dove la finanza era dipendente da questa parte della massoneria e dalla mafia, dove i riferimenti politici di "Cosa nostra" venivano eliminati quando la stessa temeva di perdere gli storici legami, dove i Presidenti della Repubblica da eleggere si contrattavano nei cessi di Montecitorio, dove erano già pronti a entrare i "nuovi" soggetti politici decisi a prendere il potere perché nulla cambi ("Se non ci saranno più i riferimenti politici che avevo, sarò costretto a scendere in campo direttamente per tutelarmi")

Il divo è stato uno dei grandi concorrenti di Gomorra nella scelta del film da mandare a Los Angeles per la scelta della pellicola italiana che aspira all’Oscar.

Marcello Moriondo

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell'archivio.

 

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