INTO THE WILD - NELLE TERRE SELVAGGE

Regia di: Sean Penn
Attori: Emile Hirsch, Hal Holbrook, Catherine Keener, Brian Dierker, Vince Vaughn, William Hurt, Marcia Gay Harden, Jena Malone e Kristen Stewart
Soggetto: dal libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer
Sceneggiatura: Sean Penn
Fotografia: Eric Gautier
Scenografo: Derek R Hill
Montaggio: Jay Cassidy
Musica: Michael Brook, Kaki King e Eddie Vedder
Produttori esecutivi: John J. Kelly, Frank Hildebrand e David Blocker
Produttori: Sean Penn, Art Linson e Bill Pohlad
Titolo originale: Into the Wild
Origine: USA 2007
Distributore: Bim
Link: www.bimfilm.com www.paramount.com www.intothewild.com
Durata: 148’
Produzione: Paramount Vantage e River Road Entertainment
Programmato dal 25 gennaio 2008

Troviamo Chris nell’agosto del 1980, dopo quattro anni passati all’università per conseguire la laurea. I genitori ricchi che litigano, lui che vuole la verità stanco dei soldi (che infine brucia) e poi va in giro per il mondo solo con un sacco a pelo. Il contrasto tra l’uomo puro e il resto della società, genitori compresi, è forte e netto. Vive sulla strada o negli spazi infiniti e selvaggi mozzafiato, ma la sfida evidentemente è all’interno di se stesso. La sfida si fa più dura d’inverno, quando si ritrova sulle montagne, con poco cibo, un fucile per la selvaggina e il "Magic Bus", un torpedone abbandonato che diventa la sua casa e il suo rifugio. La contestazione totale contro politici, genitori e corrotti in generale è il suo credo: è un giovane e prende le cose di petto, in una sorta di francescanesimo della spoliazione e del donar tutti i risparmi in beneficenza. "Alexander the Supertramp", il supervagabondo è il nome d’arte che si è scelto per girare il mondo dal Messico all’Alaska, tagliando tutti i posti col passato per non farsi trovare dai genitori, arrivando Sean Penn a descrivere quell’America contigua al personaggio, fatta di poveri, di emarginati, di hippies, in una poetica descrizione di una umanità forte o indifesa, intenso nel cavare dalle pagine di Jon Krakauer la fatica di lasciarsi alle spalle le comodità approntate da altri per affermare la propria identità, in un personale che inevitabilmente diventa politico.

 

 

I tempi della narrazione sono estremamente dilatati e fuori dalla portata dello spettatore pretenzioso. Straordinario il trasformismo fisico del giovane Emile Hirsch, capace di scendere di 22 chili di peso soltanto per dar corpo ad una breve sequenza, calato nei panni di Chris Mc Candless, 23enne realmente esistito, spirito ribelle, libertario e assetato di quel gusto dell’avventura che solo chi è giovane dentro e fuori può permettersi di abbeverare. Non meno importante, struggente e commovente la colonna sonora di Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam e qui al suo debutto come album da solista, cantautore acustico dalle sonorità dolenti e partecipate a formare un corpo unico con le immagini drammatiche.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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