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FRATELLO, DOVE SEI?

Regia di: Joel Coen
Attori: George Clooney, John Turturro, Tim Blake Nelson, Holly Hunter, John Goodman e Charles Durning
Titolo originale: O Brother, Where Art Thou?
Origine: USA 2000
Durata: 106’

L’attività dei fratelli Coen (Ethan sceneggiatore e John anche regista, inseparabili) segue un andamento discontinuo. Votati di preferenza alla commedia divertente (Arizona Junior, Burton Fink, Mister Hula Hoop) hanno dato il meglio di se quando si sono espressi nel giallo (Fargo, Blood Simple) con humor nero.

La loro prova FRATELLO, DOVE SEI? (qualche riferimento familiare?) come annuncia curiosamente una didascalia ad inizio film, si ispirerebbe nientemeno che all’Odissea di Omero. L’informazione viene ben presto accantonata ma ve ne ricorderete solo quando cercherete dove fosse il poema. La storia è quella di tre evasi nell’America della depressione degli anni ‘30, che cercano in tutti i modi di raggiungere un tesoro prima che l’acqua di una diga sommerga il nascondiglio. Le loro sorti attraverseranno peripezie ed incontri di ogni genere uscendone sempre in piedi: lavori forzati, poliziotti, Ku Klux Klan, politici avidi e opportunisti, ex moglie maldisposta, ma anche fortune insperate e successi canori. Il tutto in una orchestrazione di alta fattura, come sempre sanno fare i fratelli Coen. Gli interpreti sanno stare al gioco con divertimento: George Clooney sembra voler scontare il danno di essere troppo bello truccandosi da caricatura di Clark Gable, cercando di dimostrare che prova gusto a nascondere la sua avvenenza. Il suo ruolo è comunque quello del "bello" del trio, John Turturro (aficionado dei Coen) quello dell’irritabile privo di humour, Nelson con la sua faccia da tartarughina innocente, quello dell’ingenuo.

Il film è divertente, non c’è dubbio, ma pur con la sua orchestrazione perfetta, con le invenzioni visive e visionarie, lascia insoddisfatti, se ne esce chiedendosi se ci si è divertiti. In ogni caso per trascorrere del tempo amenamente il film è quanto di meglio offra il mercato se si vuole evitare stupidità e volgarità.

E l’Odissea? Un cieco profetico, le sirene, una Penelope (moglie) stanca di attendere, la lunga e travagliata via del ritorno, i politici invadenti (Proci?), l’uomo con un solo occhio…Fate voi.

Mietta Albertini

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