UNDERWORLD: EVOLUTION

Regia di: Len Wiseman
Attori: Selene: Kate Beckinsale, Michael: Scott Speedman, Marcus: Tony Curran, Alexander Corvinus: Derek Jacobi, Viktor: Bill Nighy, Arnaud Tanis: Steven Mackintosh, Kraven: Shane Brolly, William: Brian Steele, Amelia: Zita Gorog, Soren: Scott McElroy, Samuel: John Mann e Lucian:Michael Sheen
Soggetto basato sui caratteri creati da Kevin Grevioux, Len Wiseman e Danny McBride
Sceneggiatura: Danny McBride
Fotografia: Simon Duggan
Scenografo: Patrick Tatopoulos
Montaggio: Nicolas De Toth
Costumista: Wendy Partridge
Musica: Marco Beltrami
Produttori esecutivi: Skip Williamson, Henry Winterstern, Terry A. McKay, Len Wiseman, Danny McBride e James McQuade
Produttori: Tom Rosenberg, Gary Lucchesi, David Coatsworth e Richard Wright
Titolo originale: Underworld: Evolution
Origine: USA 2005
Distributore: Sony Pictures
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.underworldevolution.com www.sonypictures.com/movies/underworldevolution www.sonypictures.net
Durata: 106’
Produzione: Lakeshore Entertainment
Programmato dal 10 febbraio 2006

Si comincia da una caccia nel quindicesimo secolo e col paesaggio imbiancato dalla neve. Fa un freddo becco ma poco importa a quelle popolazioni, infatti questa è una guerra tra Vampiri e Licantropi. Finalmente si scoprono le ragioni che hanno fatto iniziare l’odio tra i due clan grazie all’ostinazione della vampira Selene. Si fa accompagnare dell’ibrido Michael, un tipo che al contrario di Selene riesce a reggere la luce del sole. Sperano di riuscire a capire le origini della loro discendenza. Ogni tanto salta fuori qualche Lychen e c’è da dover combattere. Selene capisce nelle sue ricerche di aver dato fiducia a chi pensava fosse un amico, per poi scoprire di essere stata semplicemente manovrata e che Corvinus è il padre dei gemelli Marcus e William. Prova ad affondare nei suoi ricordi da bambina, quando il padre secoli prima le stava dicendo alcune cose in un sotterraneo o una grotta, e aveva in mano qualcosa di metallico, un piccolo oggetto lavorato a mano e dai bellissimi intarsi che avevano un’aria importante e segreta.

 

 

Tutto il film è incentrato sulla bellezza di Kate Beckinsale (interprete principale nonché moglie del regista), sulla sua avvenenza fisica e sex-appeal usato come unico appeal per un film che soffre di uno sviluppo narrativo mai memorabile. Viene spiegato nel finale l’evoluzione del titolo, ma già vengono gettate le basi per il terzo capitolo della saga. Denti che mordono il collo, sangue profuso a litri, pipistrelli di fattezze umane, combattimenti mortali, teste mozzate e scene di sesso al punto giusto non fanno una sceneggiatura ma un susseguirsi di situazioni. Spiace dirlo, ma se "Underworld" si era ammantato di una aura mitica grazie alla capacità di riscrivere un genere con nuovi elementi e di movimentare i rapporti tra le creature che vivono nel buio, qui tutto questo si perde, mandando deluso chi pensava di trovare in questo seguito naturale le stesse emozioni e tensioni.

Maurizio Ferrari

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell'archivio.

 

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