SUPERMAN RETURNS

Regia di: Bryan Singer
Attori: Brandon Routh (Superman/Clark Kent), Kate Bosworth (Lois Lane), Kevin Spacey (Lex Luthor), James Marsden (Richard White), Parker Posey (Kitty Kowalski), Frank Langella (Perry White), Sam Huntington (Jimmy Olsen), Tristan Leabu (Jason) e Eva Marie Saint (Martha Kent)
Sceneggiatura: Michael Dougherty e Dan Harris, da una storia di Singer, Dougherty & Harris, basata sui caratteri creati da Jerry Siegel & Joe Shuster e pubblicati da DC Comics
Montaggio: John Ottman e Elliot Graham
Musica: John Ottman (tema di "Superman": John Williams)
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Scenografo: Guy Hendrix Dyas
Costumi: Louise Mingenbach
Produttori esecutivi: Chris Lee, Thomas Tull, Scott Mednick e William Fay
Produttori: Jon Peters, Bryan Singer e Gilbert Adler
Titolo originale: Superman Returns
Origine: USA 2006
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it www.supermanfilm.it www.supermanreturns.it
Durata: 154’
Produzione: Jon Peters Productions, Bad Hat Harry Productions, Warner Bros Pictures e Legendary Pictures
Programmato dal 1 settembre 2006

Clark Kent ha passato la gioventù nella fattoria in campagna dalla madre, in Kansas. Col padre morto, non gli rimane che saltare sempre più in alto, e infine non gli resta che tornare a Metropolis, in redazione come reporter dopo cinque anni di assenza, dopo aver passato lungo tempo alla ricerca del suo pianeta di origine, Krypton, alla fine decidendo che il suo mondo era andato distrutto. Sotto sotto c’è la storia affettiva con Lois Lane, che se la intende col vicecapo del quotidiano Daily Planet, Richard, proprio nel momento in cui questa sta per ritirare un premio Pulitzer per un racconto intitolato "Perché il mondo non ha bisogno di Superman". Essendo lo zio di Richard il direttore del giornale, i vertici sono un po’ tutti una famiglia, anche perché da quelle parti bazzica Jason, un ragazzino figlio di Lois Lane. Anche adesso Clark Kent nei momenti liberi dal lavoro al giornale è impegnato a salvare il mondo. Inizialmente ferma un aereo a due metri da terra, prima dello schianto finale. Poi salva la pelle a due poliziotti. In generale se ne sta appollaiato a mezz’aria a vedere e sentire, finché qualcuno non sta per schiattare. Suo antagonista è Lex Luthor, questa volta più cattivo che mai nei panni di Kevin Spacey, pelato e senza nessuna voglia di trovare un minimo di pietà per gli avversari. Questi ha in mano un bel pezzo di kryptonite ed è ben deciso a far sorgere un continente in mezzo all’oceano Atlantico. Ciò comporterà la perdita di miliardi di vite ma quello che gli importa veramente sono gli affari, dice a Lois, che all’ultimo momento riesce a salvare la situazione.

 

 

Quello che ne esce è una figura di Superuomo parecchio diversa dal paladino plasmato nel 1978 da Richard Donner con Christopher Reeve, romantico e supereroe. Siamo in presenza di un uomo che ha i suoi problemi di cuore, legati a un amore impossibile, in una specie di avventura a tre con la collega del quotidiano che si divide tra il fidanzato e il nostro sognatore, che pensa ancora al padre perduto e che adesso si ritrova con un ragazzino che forse è suo figlio, che deve combattere con la sua mortalità. Se al semidio viene restituita la debolezza umana, bilanciata da salvataggi fortemente spettacolari grazie agli ottimi effetti digitali, il rendiconto finale non depone però sulla piena riuscita dell’operazione, apparendo il tutto non così fortemente audace come ci si vorrebbe aspettare. Intensità emozionale e grandi passioni non bastano a riempire tutto il film, che ha diverse cadute di ritmo. Nella parte che fu di Christopher Reeve troviamo un Brandon Routh meno espressivo e dall’aura meno mitica, e scelto proprio per la somiglianza con il modello di riferimento! Molto meglio allora la recitazione dei suoi antagonisti Kevin Spacey e la sua compagna di cattiverie Parker Posey, due campioni di bassezze vissute con estrosità e ironia, sebbene il piano di Luthor non brilli per originalità.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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