APPALOOSA

Regia di: Ed Harris
Attori: Ed Harris (Virgil Cole), Viggo Mortensen (Everett Hitch), Renée Zellweger (Allison French), Jeremy Irons (Randall Bragg), Timothy Spall (Phil Olson), Lance Henriksen (Ring Shelton), Tom Bower (Abner Raines), James Gammon (Earl May) e Ariadna Gil (Katie)
Sceneggiatura: Robert Knott e Ed Harris
Soggetto: dal romanzo di Robert B. Parker
Fotografia: Dean Semler
Scenografie: Waldemar Kalinowski
Montaggio: Kathryn Himoff
Musiche: Jeff Beal
Costumi: David Robinson
Produttori: Ed Harris, Robert Knott e Ginger Sledge
Titolo originale: Appaloosa
Origine: USA 2008
Distributore: 01 Distribution
Link: www.01distribution.it www.newline.com www.welcometoappaloosa.com
Durata: 116’
Programmato dal 16 gennaio 2009

Lo sceriffo Virgil Cole e il suo vice Everett Hitch nel 1882 girano nei territori del New Mexico, offrendo la loro esperienza di difensori della legge. Si fanno pagare a caro prezzo e la legge è la loro, del tipo "non si gira armati in città se non vuoi finire in prigione". Da tutti sono riconosciuti come esperti pacificatori nei villaggi più remoti o nella cittadine dove la legge latita, proprio perché si tratta di terre selvagge. Arrivano nella piccola umanità di minatori di Appaloosa, dove a farla da padrone è ormai un brutale ranchero, tale Randall Bragg, che fa il padrone di terre e uomini e si sente un pezzo grosso. Ha messo insieme una banda di criminali che talvolta si diverte a tiranneggiare i malcapitati. Bragg ha assassinato lo sceriffo di Appaloosa e i suoi due vice e adesso Cole e Hitch lo trasferiscono senza tante storie in prigione e poi lo fanno processare e poi devono trasferire altrove per dar luogo alla sentenza di impiccagione. In mezzo a tanta legalità si affaccia una signorina, la nuova arrivata Allison French, tanto garbata nei modi quanto capace di atti indipendenti e libertari, insinuandosi tra i due tutori della legge e mettendo in pericolo la loro lunga amicizia. Comunque son subito scintille con lo sceriffo, che lei lo vuole tutto per sé.

 

 

E’ un western classico, sulla tradizione di Leone, Ford, Hawks, Eastwood e Peckinaph con il buono, il cattivo, l’ubriacone, la polvere, la cittadina, quello che deve essere impiccato, la resa dei conti, il duello finale, l’orgoglio, l’amicizia virile, l’onore da difendere, la paura di morire, i giochi di potere, dove lo sceriffo si è fatto da solo ed è un tipo rude e pazzo, mentre il vice è un veterano di West Point ed è più malleabile, timido, acculturato e sa trovare gli aggettivi e sostantivi giusti per descrivere situazioni. Per i due far rispettare la legge non è solo sparare, ma anche capire chi hai di fronte, dice lo sceriffo, quindi bisogna saper usare severità e pistole. I veri uomini sono di poche profonde parole e demistificano se stessi, intanto che quelli meritevoli di corda al collo se la ridono sicuri dell’impunità. E’ un film di sottrazione, con poche parole spese bene e poche pallottole, tutte a bersaglio. Senza pendagli e orpelli, gode di un ritmo sinuoso all’interno di un intreccio di avventura e amore, Legge e Diritto.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2009 e successivamente nell’archivio.

 

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