Regia di: Anne Fontaine
Attori: Audrey Tautou, Alessandro Nivola, Benoît Poelvoorde, Marie Gillain, Emmanuelle Devos, Régis Royer, Etienne Bartholomeus, Yan Duffas, Fabien Béhar, Roch Leibovici, Jean-Yves Chatelais, Pierre Diot, Vincent Nemeth, Bruno Abraham-Kremer, Marie-Bénédicte Roy
Sceneggiatura: Anne Fontaine e Camille Fontaine
Musiche: Alexandre Desplat
Titolo originale: Coco avant Chanel
Origine: Francia 2008
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it www.warnerbros.com wwws.warnerbros.fr/cocoavantchanel www.cocoavantchanel.it
Durata: 105’
Programmato dal 29 maggio 2009

hi era Coco prima di diventare il mito Chanel? Era la piccola Gabrielle, relegata in un orfanotrofio, dove giorno dopo giorno, ora dopo ora attendeva l'arrivo del padre a liberarla. Nell'istituto apprende l'arte del cucito, che naturalmente le sarà molto utile poi. Adolescente, finalmente 'libera', Gabrielle trova lavoro come sartina e la sera con un'amica canta nelle fumose caverne con lo pseudonimo di Coco. È ancora in provincia, lontano dai salotti parigini, circondata da soldati che puzzano di vino, unico segno di vita nel buio che grava nel piccolo centro in cui vive.

Dell'infanzia di Gabrielle e della sua vita di stenti Coco non ha mai fatto mistero, ha sempre raccontato di quanto fosse triste e sola durante l'infanzia, variando anche le situazioni, senza renderle però più serene. Del resto tutta la sua vita è di dominio pubblico, quindi anche l'adolescenza, passata nei bistrot a cantare. Tra l'altro il film è ispirato al libro L'irregolare di Edmonde Charles-Roux, edito da Rizzoli, la cui copertina recita: Chanel, la vita di una donna posseduta dalla sua leggenda.

È difficile non trovare un parallelismo con La vie en rose di Olivier Dahan, con le due ragazze che per sopravvivere cantano per gente cui non può importare meno, uomini interessati più al loro corpo che alla loro voce. Se guardiamo bene, le due vite, quella di Coco Chanel e l'altra, di Edith Piaf, hanno molte cose in comune. L'infanzia molto triste, l'adolescenza sofferta, il ricco benefattore che le toglie dalla vita disperata , il grande amore. E poi naturalmente la fama, il mito.

La regista, lussemburghese, è tra gli autori più apprezzati oltralpe. Ballerina da adolescente, poi attrice per il fotografo David Hamilton, prosegue la sua recitazione fino all'incontro col il produttore Carcassone, che produce il suo primo film e diventa in seguito suo marito. E a proposito di moda, Anne Fontane è anche una catena di negozi (se ne stimano 65 nel mondo) specializzati in camice, rigorosamente bianche.

Audrey Tautou, più conosciuta in Italia come Amélie, è interprete anche di L'appartamento spagnolo e, per i più consumistici, è la discendente di Maria Maddalena in Il Codice Da Vinci.

Marcello Moriondo

TRE DOMANDE DI PIERPAOLO FESTA AD ANNE FONTAINE

Qual è stata la difficoltà più grande nel realizzare questo film?

Forse era proprio il fatto di ricostruire un'epoca diversa, oltretutto resa fuori moda da Chanel stessa... è stata lei a rendere demodé le altre donne. Questa era la sfida. Ho girato il film, facendo in modo però di non realizzare un monumento al personaggio.

Ci racconti la genesi di questo progetto...

Quando mi hanno proposto di fare questo film, i produttori non sapevano che io ne sapevo davvero tanto su Chanel. Ho conosciuto personalmente la sua ultima assistente. Però penso che per comprendere Coco, bisogna capire il rapporto che c'era col suo corpo. Lei scopre su di sé un nuovo modo di liberare il corpo della donna, che era prigioniero dei corsetti. Ha anche inaugurato un nuovo stile di vita, decisamente sportivo.

Come mai la scelta di raccontare il periodo antecedente al successo?

Il nostro film si concentra sulla giovinezza di Gabrielle Chanel e non su un marchio. Coco Chanel è un personaggio molto moderno e rivoluzionario, per me è il precursore del femminismo. M'interessava proprio per questo far vedere la genesi di questa vocazione, naturalmente con delle storie d'amore. M'interessava l'unicità di questo personaggio di rottura rispetto a quei tempi.

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.