COPIA CONFORME Regia di: Abbas Kiarostami Tutto il film è la descrizione di un rapporto tra un uomo e una donna. Lui è inglese e ha scritto un libro in cui teorizza che gli originali possono essere superati delle copie che, riportando all'originale, hanno quindi un valore intrinseco. Inoltre la nozione di falso e di autentico esiste da sempre. Lei è una gallerista francese, sua sorella è un tipo semplice, mentre lei è complicata: ha comprato sei copie del libro di lui per accalappiarlo. Ora sono insieme in auto. Litigano come una qualsiasi coppia sposata da anni con lei che cerca di sedurlo con parole e sentimenti per ravvivare il desiderio d'amore dopo quindici anni di matrimonio, proprio il giorno dell'anniversario. Ma non riesce ad ottenere grandi risultati e scoppia la lite. |
La relazione tra i due è ambigua, oppure è la pretesa di essersi già "relazionati" quando invece non è vero. I due pretendono di essere una coppia o sono estranei. In un delicato e affascinante gioco di maschere, il continuo e complesso rimbalzarsi tra questi due opposti infonde corposità alla pellicola. Girare intorno alle cose è in perfetto stile Kiarostami (qui per la prima volta a filmare fuori dai confini iraniani), unito al senso del "viaggio in Italia", al desiderio di conoscersi, di sperare, di amare (e magari lui non è l'uomo giusto) e col valore aggiunto del parlato originale di un misto tra francese, inglese e italiano. Si sente molto la promozione turistica (la regione di San Gimignano, Arezzo e Lucignano) e di tutta la Toscana, qui peraltro parte integrante e quasi personaggio aggiunto, ricco di arte e passato. Maurizio Ferrari Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio. |
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