GRANDE, GROSSO E VERDONE

Regia di: Carlo Verdone
Attori: Carlo Verdone (Leo, Callisto, Moreno, Politico), Claudia Gerini (Enza), Geppi Cucciari (Tecla), Eva Riccobono (Blanche), Emanuele Propizio (Steven), Andrea Miglio Risi (Severiano), Martina Pinto (Lucilla), Clizia Fornasier (Carmela), Vincenzo Fiorillo (Clemente), Alessandro Di Fede (Sisto), Stefano Natale (Guerrino), Anna Maria Torniai (Olga), Roberto Farnesi (Fabio Muso) e Marco Minetti (Mirco Crestadoro)
Soggetto e sceneggiatura: Piero De Bernardi, Pasquale Plastino e Carlo Verdone
Fotografia: Danilo Desideri
Scenografia: Luigi Marchione
Costumi: Tatiana Romanoff
Trucco: Alfredo Marazzi
Parrucchiere: Aldo Signoretti
Montaggio: Claudio Di Mauro
Produttore esecutivo: Maurizio Amati
Produttori: Aurelio De Laurentiis & Luigi De Laurentiis
Origine: Italia 2008
Distributore: FilmAuro
Link: www.filmauro.it www.grandegrossoeverdone.it
Durata: 131’
Produzione: FilmAuro
Programmato dal 7 marzo 2008

Tre piccoli film separati tra loro compongono corpi ed episodi autonomi. Sono storie del tutto differenti come i personaggi che vengono descritti. La prima storia è quella della famiglia Nuvolone, capeggiata da un Leo bigotto e capofamiglia boy-scout, come pure la moglie Tecla e i due figli Clemente e Sisto. Sono tutti pronti per un raduno nazionale di boy-scout, ma per dispetto l’anziana madre gli muore nell’altra stanza, rovinandogli la festa e portandolo ad una serie di eventi che solo nel finale le permetteranno di riposare in pace. Questo primo episodio ha una certa vis comica e diverte nel mettere insieme le disgrazie una dietro l’altra con una lieve esibizione di cattiveria e arrivismo economico da parte del becchino, ma per quanto riguarda il personaggio di Verdone, la moglie, i due figli e il fratello arrivato dall’Australia, siamo dalle parti della più pura ingenuità, quella che ormai non appartiene più a nessuno, rendendo poco credibile tutto lo spettacolo.

Callisto Cagnato è la versione attuale del vedovo di "povera Magda" e di altre due mogli, confondendole quando allude alla madre del figlio Severiano mentre lo sollecita ad essere intraprendente con le ragazze, ricordandogli la sua fama di grande amatore in gioventù. Ma quest’ultimo ha poco a che vedere col padre, un carattere autoritario. Si tratta di un barone universitario che il figlio spera di non vedere più dopo essersi perso durante una visita alle catacombe. Nel secondo angosciante e riuscitissimo episodio c’è un tripudio della doppia personalità da parte del professore, un vero dottor Jekill e mister Hyde, campione di ipocrisia e con un senso inarrivabile della voglia di essere carnefice rispetto a tutto il resto del mondo.

 

 

Per ultimo arriva Moreno Vecchiarutti, quello di "famolo strano" con sua moglie Enza Sessa e il loro figlio Steven. Oggi come allora sono volgari e cafoni, ignoranti ma adesso ricchi. Arrivano a Taormina in vacanza nella speranza di ricompattare la famiglia, ma fanno di tutto per sbriciolarla e per litigare. E’ un episodio più lungo del necessario, dove ce la mette tutta nel rendere credibile l’ex coatto, adesso parvenu arricchito con il commercio del telefonini, sposato con una Claudia Gerini in ottima forma e che si esibisce in una danza del ventre di grande spettacolarità.

Il product placement abbonda, ma ha il pudore di non essere invadente e Verdone dimostra una buona capacità di affabulazione. Il suo saper attrarre l’attenzione e il buon ritmo sono dalla sua. Il film nasce in seguito alla richiesta di 1.400 mail arrivate al sito www.carloverdone.it che chiedevano di replicare, aggiornati, i tre mitici personaggi della sua filmografia, testimoni del malcostume odierno.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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