ELDORADO ROAD
Vincitore della sezione Quinzaine des réalisateurs e del premio Fipresci della critica internazionale al Festival di Cannes 2008

Regia di: Bouli Lanners
Attori: Bouli Lanners (Yvan), Fabrice Adde (Elie), Philippe Nahon (il collezionista), Didier Toupy (il naturalista Alain Delon), Françoise Chichéry (la mamma di Elie) e Michaël Abiteboul
Fotografia: Jean-Paul de Zaeytijd
Scenografo: Paul Rouschop
Musica: Renaud Mayeur
Montaggio: Ewin Ryckaert
Produttore: Jacques-Henri Bronckart
Titolo originale: Eldorado
Origine: Belgio e Francia 2008
Distributore: Archibald Film
Link: www.archibaldfilm.it www.filmsdistribution.com www.versusproduction.be www.hautetcourt.com www.eldorado-lefilm.com
Durata: 85’
Produzione: Versus production, Lazennec & Associates e Haut et Court
Programmato dal 29 agosto 2008

Yvan vende ai collezionisti grosse auto americane che importa personalmente ed è un trasandato che gira con una Cadillac del ’79. Sorprende Elie, un ladro che gli ha ribaltato casa sua alla ricerca di soldi. Ma solo per necessità contingente, non è un professionista ma solo un disperato che cerca un po’ di moneta per arrivare dai suoi, che vivono al confine con la Francia. Yvan non vuole infierire e accetta di dargli un passaggio fino dai suoi genitori, attraversando il Belgio. Qui scoprirà che il padre di Elie non vuole dialogare da anni col figlio e una madre disperata per questa incomprensione.

 

 

Nel mezzo si assiste alla nascita di una amicizia per caso, a una bella mostra di sentimenti, alla disperazione per un fratello morto di overdose, a un concetto del vivere molto pazzerello, molto europeo e belga come concetto di cinema, dove un altro che ha un garage attrezzatissimo e che ha loro offerto una sistemata alla Cadillac non è molto sano di mente, essendo collezionista di auto che hanno ucciso persone. E quando finiscono fuori strada a dar loro una mano c’è uno con un camper, ma ignudo. Insomma si tratta di una commedia europea di umorismo intensamente surreale: i tratti distintivi sono buttati sul tono pacato e girano intorno a un affiatamento quasi impossibile, determinato dagli eventi ma che si rinforza durante il percorso. Non si cerca il finale lieto a tutti i costi o di riconciliare i caratteri opposti, quanto piuttosto il senso di una calorosa umanità.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 6 gennaio 2009 e successivamente nell’archivio.

 

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