I LUNEDI AL SOLE

Regia di: FERNANDO LEON DE ARANOA
Attori: JAVIER BARDEM e LUIS TOSAR
Titolo originale: LOS LUNES AL SOL
Titolo americano: MONDAYS IN THE SUN
Origine: SPAGNA 2002
Distributore: LUCKY RED
Link:
www.luckyred.it www.sogecable.com
Durata: 113’
Programmato dal 21-03-2003

Siamo nel nord-ovest della Spagna, dove la disoccupazione cronica in un cantiere navale spinge a proteste di piazza. Si comincia con gli scontri tra operai in sciopero e polizia, dove vengono bruciati pneumatici e lanciati lacrimogeni, tanto per dire il livello di scontro e di tensione. Tra questi c’è anche Javier Bardem nei panni di Santa, un disoccupato che non paga il biglietto per il ferry-boat e che rema contro alla prima occasione. Santa vive in un alberghetto con Monica e ha un amico con la moglie che lavora come operaia in una fabbrica di pesce ma che non sta troppo bene per via di un male al ginocchio e che lo stare in piedi sul lavoro glielo fa dolorare ancora di più. Santa inoltre è piuttosto scocciato perché deve rimborsare 8000 pesetas per un lampione rotto durante degli scontri. Lui, un tipo che conosce greco e latino, e i suoi tre amici disoccupati guardano la partita di pallone a scrocco da un cantiere in costruzione ma la faccenda è messa in modo tale che di perdono il più bello, cioè quando la squadra del cuore fa goal. Insomma sono un gruppo di sfigati, ma non eccessivamente arrabbiati. Per racimolare qualche soldo si accontenta anche di ridursi per 3000 pesetas a baby-sitter in una villa, trasformando la cura responsabile del pargolo in una festa alcolica con gli amici.

 

 

E’ un film terribile e mortificante quando assistiamo al rifiuto di un prestito in banca. E’ un film sensuale quando Santa abborda in un supermercato Angela, quella che offre assaggi di formaggio svizzero. E’ un film triste quando si vede la casa in disfacimento di un suo amico vecchietto e abbandonato dalla moglie. E’ un film politico ma senza retorica con Santa, fermo nei suoi principi, che ricorda quando lui e altri operai vennero divisi dalle politiche aziendali che chiedevano la firma di un accordo-capestro. E’ un film commovente quando una moglie rinuncia all’amante per il bene della famiglia. Sostanzialmente è un film che funziona e fa riflettere divertendo, anche se qualche episodio è tirato per le lunghe e ci sono diversi fatterelli minori di poca importanza. L’interpretazione principale è affidata a un irriconoscibile e barbuto Javier Bardem, l’attore di Carne Tremula e Prosciutto Prosciutto, che interpreta un operaio senza lavoro, mentre con il suo terzo film il trentaquattrenne Fernando Leon De Aranoa dimostra di essere la risposta spagnola a Ken Loach. Producono Primitivo Alvaro, nome storico del cinema di cultura, e Andrea Occhipinti. Nel febbraio 2003 il film ha portato a casa ben cinque statuette (tra cui miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista a Javier Bardem) su otto dei Goya Awards, i premi spagnoli del cinema che vengono assegnati a Madrid, ed è stato eletto film rappresentante la Spagna agli Oscar come miglior film staniero

Maurizio Ferrari

 

 

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