MACHAN - LA VERA STORIA DI UNA FALSA SQUADRA
Presentato nella sezione Giornate degli Autori al Festival di Venezia 2008

Regia di: Uberto Pasolini
Attori: Dharmapriya Dias, Gihan De Chickera, Dharshan Dharmaraj, Namal Jayasinghe, Sujeewa Priyalal, Mohamed Adamaly, Pubudu Chathuranga, Christian Ebert, Dayadewa Edirisinghe, Malini Fonseka, Theertham Muthiah Ganeshan, Sanjaya Hettiaratchchi, Lalith Janakantha, Nino Jayakodi, Sarath Karunaratne, Vajira Kodituwakku e Ravi Kumar
Sceneggiatura: Ruwanthie De Chickera e Uberto Pasolini
Fotografia: Stefano Falivene
Scenografo: Errol Kelly
Montaggio: Masahiro Hirakubo
Musica: Stephen Warbeck e Lakshman Joseph De Saram
Produttori: Prasanna Vithanage, Conchita Airoldi e Uberto Pasolini
Coproduttore: Henning Molfenter
Titolo originale: Machan
Origine: Italia, Sri Lanka e Germania, 2008
Distributore: Mikado
Link: www.mikado.it
Durata: 109’
Produzione: Redwave Films, RAI Cinema, Studio Urania, Babelsberg Film e Shakthi Films
Programmato dal 12 settembre 2008

A Colombo in Sri Lanka vive Stanley, per gli amici Machan. E’ un arruffone e dall’ambasciata tedesca vuole il visto per andare a lavorare in Germania insieme al suo amico, più compito. Poiché l’ambasciata tedesca non concede loro il visto, si inventano un altro modo "legale" per arrivare in Germania: farsi invitare dai tedeschi come squadra di pallamano per un torneo (internazionale per la pace) che si terrà in Baviera e da lì tutti sognano di scappare in un paese diverso, la Francia, l’Italia, e non ci pensano minimamente di giocare le otto partite del torneo. Intanto la sorella di Machan ha firmato un contratto per tre anni all’estero come cameriera, e questo vuol dire dover lasciare i figli in patria. Intanto col procedere dei contatti e delle conoscenze, lo sparuto gruppo degli aspiranti possessori di un biglietto di sola andata per l’Occidente si ingrossa, e finalmente la squadra arriva a raggiungere il numero di membri previsto dal regolamento. Manca solo il benestare teutonico.

 

 

Lo stato di miseria permanente, dove negli slum si vive ai margini della società e per arrivare a casa passare sulle assi sopra l’acqua (come a Venezia, solo che qui l’acqua alta è di fisso) è uno dei segni tangibili di quanto sia precario o disoccupato il vivere da quelle parti. Pur nella miseria, il buonumore non manca, e l’arte di arrangiarsi è ai suoi massimi livelli, anche se qualcuno pensa che vendere un rene sia l’unica soluzione per risolvere tutti i problemi. Il film prende quasi tutto con allegria, ma è anche una riflessione sugli scontri tra etnie e sul come ci possa essere anche un atteggiamento razzistico da parte di alcuni europei. Diretto da Uberto Pasolini, nipote di Luchino Visconti, è una divertente commedia agrodolce, che rifugge il melodrammatico e si avvale di una comicità semplice ma efficace.

Cinzia Nolasea

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 6 gennaio 2009 e successivamente nell’archivio.

 

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