MARIO IL MAGO
Presentato in concorso al Festival Internazionale del Cairo 2008

Regia di: Tamás Almási
Attori: Franco Nero, Nyako Julia, Vittorio Marsiglia
Sceneggiatura: Halász Margit
Fotografia: Beck György
Musica: Dés László
Origine: Italia 2008
Distributore: L’Altro Film
Link: www.myspace.commarioilmago_film www.altrofilm.it
Durata: 100’
Produzione: L’Altro Film
Programmato dal 28 novembre 2008

Dalle note di produzione:

Mario il mago, come anche si intitola l’omonima opera di Thomas Mann, è un film tratto da una storia vera accaduta in un piccolo villaggio ungherese. È ambientato dopo la caduta del muro di Berlino, quando Democrazia e capitalismo fanno capolino nei paesi dell’Est. Qui vengono aperti numerosi stabilimenti a basso costo, che sfruttano la manodopera locale. In questo quadro si sviluppa la storia dell’ungherese Veronica e di Mario, l’affascinante imprenditore italiano, la cui venuta nell’Est genera un clima di cambiamenti e di libertà. In tale magia, creata anche dal mistero del bel Mario, rimane ammaliata totalmente Veronica.

Mario il mago racconta il dramma di una donna, il cambiamento graduale del suo carattere, la pazza e strepitosa passione del suo amore. In un recondito piccolo villaggio ungherese lasciato intatto persino dalla caduta della cortina di ferro e del regime (1990), la gente semplice aspetta soavemente il miracolo. L’arrivo di una bellissima macchina prospetta che il sogno possa avverarsi. Così ricevono con felice curiosità il cinquantenne Gerardo, il primo "capitalista" che è arrivato per aprire un calzaturificio. L’uomo simpatico non suscita delusioni. Il suo essere spiritoso affascina e fa si che egli crei ottimi rapporti con tutti. Tra poco si aprirà lo stabilimento, mentre gli alcolizzati, ospiti fissi della cantina del paese commentano i cambiamenti. Nonostante la paga sia molto bassa, le contadine, stanche della routine del lavoro di casa, adorano lavorare con lui. Costoro diventano finalmente: lavoratrici di fabbrica. Nell’ambiente della nuova occupazione, si sentono persone rispettate, poiché Gerardo dedica loro attenzioni e ha una buona parola per tutte: come un padre affettuoso ha una carezza per ognuna. All’inizio, la protagonista, Veronica (45 anni), una donna sposata, carina, formosa, resta del tutto indifferente quando riceve le prime notizie dello stabilimento dall’esuberante Elena, la sua amica chiacchierona. Veronica si trova a suo agio nel mondo che si è creata. È piena d’energia, intelligente ed è sempre stata un po’ diversa dalle compaesane. Ama il bello, dietro la sua casa, nel ripostiglio, prepara profumo dalle rose appena raccolte. In realtà Veronica desidera qualcosa in più nella sua vita eppure non osa mai ribellarsi. È già passato molto tempo da quando ha rinunciato alle ambizioni giovanili con le quali ogni tanto è messa a confronto dalla sua amica Magda che vive in città. Un giorno però, tornando dalla passeggiata in riva al fiume, viene in qualche modo trascinata dall’incanto di una possibile nuova forma di vita ed entra a lavorare nello stabilimento. Diventa la più brava, la più affidabile lavoratrice, il suo corpo rifiorisce, la sua anima si libera. Canticchia delle canzoni italiane, cucina cibi italiani al marito Gyula , che lavora come operaio, ma lui non gradisce molto i nuovi sapori esotici. Un giorno, nel via vai seguito alla vaccinazione dei cani del villaggio, appare tra la gente Mario, una persona aristocratica, elegante, misteriosa. Mario è il proprietario della catena di calzaturifici e, senza troppi giri di parole, informa lo stupefatto Gerardo che ha deciso di fermarsi qui. Le donne piangono Gerardo, che lascia il suo posto a Mario. Questi, contando sull’aiuto di Veronica, prende in mano la direzione dello stabilimento. Nonostante l’atteggiamento distaccato, le donne adorano il distinto uomo italiano sempre inaccessibile. Il suo particolare fascino incanta e fa esaltare le donne che eseguono senza esitazione ogni sua disposizione. Il villaggio si anima, le donne frequentano il parrucchiere, si mettono vestiti provocanti… Mario si accorge presto della vena creativa di Veronica (diventata il nuovo capogruppo dopo la partenza di Gerardo), la stima per la sua diligenza. Le altre operaie la invidiano per il rapporto preferenziale che ha con Mario. Questi le dà le chiavi della casa in modo che possa fare le pulizie domestiche, mangia quello che gli cucina. Veronica fraintende la situazione e s’innamora pazzamente di lui. La donna si trasforma completamente: ogni suo pensiero è rivolto allo stabilimento, cioè a Mario. È ormai priva di ragione e di buon senso e quando incontra Mario in riva al fiume e si "parlano" ognuno nella propria lingua, inizia a fantasticare. Veronica è sempre più affascinata dal comportamento cortese, dai bei vestiti, dall’odore magico del profumo di lui. Confessa all’amica questo folle amore e viene incoraggiata. Gradualmente s’annienta la vita pacifica di Veronica e del marito Gyula. I litigi diventano quotidiani, ed infine spingono il brav’uomo a diventare violento. Anzi, mezzo ubriaco, si avvia con l’intenzione di uccidere l’italiano ma il suo progetto sanguinoso si placa e finisce a cantare giovialmente. Mario, ignaro di tutto, rientra in Italia ed affida a Veronica lo stabilimento. Veronica crede che i suoi sentimenti siano ricambiati, si illude addirittura che lui sia andato in Italia per preparare un futuro insieme. Per fargli una bella sorpresa, cambia il disegno di un modello di scarpa, causando una notevole perdita alla ditta. Si fa tagliare i lunghi capelli e si fa fare una pettinatura stravagante, regala il suo guardaroba ai colleghi (tanto le vecchie cose non le servono più). Mario arriva con un giovane, Angelo , che lo aiuterà a liquidare lo stabilimento. Veronica è a casa ammalata, la donna è come in delirio, nell’arrivo di Angelo, l’esecutore, le sembra di vedere una parte della tattica amorosa di Mario. Per chiarire la situazione si mette un vestito molto seducente e si avvia allo stabilimento, non pensando neanche a quello che dirà la gente del paese. Mario però, trovandosi al confronto con lei, la maltratta di fronte a tutti, umiliando anche la sua femminilità. Veronica, vedendo di essere privata dei sogni e di aver perso tutto, commetterà un atto tremendo….


Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 6 gennaio 2009 e successivamente nell’archivio.

 

home mail