SOPRAVVIVERE COI LUPI

Regia di: Véra Belmont
Attori: Mathilde Goffart (Misha), Yael Abecassis (Gerusha), Guy Bedos (Ernest), Michèle Bernier (Marthe), Benno Fürmann (Reuven), Anne-Marie Phiilipe (signora Valle) e Franck De La Personne (signor Valle)
Soggetto: dal romanzo omonimo di Misha Defonseca (Ponte alle Grazie ed.)
Sceneggiatura, adattamento cinematografico e dialoghi: Véra Belmont in collaborazione con Gérard Mordillat
Montaggio: Martine Giordano
Musiche: Emilie Simon
Scenografia: Aurélien Geneix
Direttore di produzione: Linda Gutenberg
Titolo originale: Survivreavec les loups
Origine: Francia 2007
Distributore: Videa-Cde
Link: www.videa-cde.it www.wildbunch.biz www.bacfilms.com/site/survivre
Durata: 118’
Produzione: Stephan Films Les Aventuriers de l’Image, XO Productions Inc (Francia) e Saga Film (Belgio) in associazione con Dalka-Zuta Film Produktion (Germania) e Motion Investment Group (Belgio)
Programmato dal 30 aprile 2008

Misha è una bambina di otto anni, disperata perché hanno arrestato i suoi genitori, ebrei. A momenti finiva deportata anche lei in una retata dei nazisti ma invece il suo contatto d’emergenza l’ha salvata ed è riuscita a nasconderla presso una famiglia in campagna. Sopporta, ma poi la notte piange in silenzio. L’unico momento di conforto è la visita alla fattoria per i rifornimenti di cibo e per qualche documento falso. La coppia che la abita è piena di animali ed è gentile, molto di più della famiglia che la sta nascondendo non per carità ma per contropartita economica finché la situazione non dovesse farsi pericolosa. Quando si ritrova da sola, l’unica possibilità che le rimane è andare ad Est, alla ricerca dei genitori.

 

 

E’ una favola scritta una decina d’anni fa da Misha Defonseca e poi diventato un libro best-seller internazionale, una "favola drammatica" dove si sostiene di aver attraversato l’Europa dal Belgio alla Germania alla Polonia all’Ucraina e ritorno alla ricerca dei genitori deportati, inventata per salvarsi dal vissuto della guerra e dalle accuse fatte al padre, nella resistenza belga, di aver parlato sotto tortura. Il film ad una prima impressione sembra fondamentalmente dall’ingenuo andamento, che ha dell’incredibile, con la bambina che riesce a coprire enormi distanze e riesce a schivare pericoli in continuazione, passando quasi indenne tra monti e valli, fiumi e campi, tra piogge e nevicate. In un bel contatto con la natura diventa amica di una famiglia di lupi, gli unici esseri disposti a darle un po’ di calore. Fa parte dei film testimonianza della guerra, quella delle retrovie della gente comune e delle mille tragedie che il conflitto ebbe a creare. La bambina tanto delicata e tanto ingenua degli inizi la ritroveremo infine cresciuta alla svelta suo malgrado, capace di captare il pericolo al volo e di sopravvivere i condizioni estreme ed è interpretata in maniera strepitosa da Mathilde Goffart, qui al suo debutto cinematografico.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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