E VENNE IL GIORNO

Regia di: M. Night Shyamalan
Attori: Mark Wahlberg (Elliot Moore), Zooey Deschanel (la moglie Alma), Ashlyn Sanchez (la nipotina Jess), John Leguizamo (il collega Julian), Betty Buckley, Frank Collison, Spencer Breslin e Robert Bailey Jr
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan
Fotografia: Tak Fujimoto
Scenografia: Jeannine Oppewall
Montaggio: Conrad Buff
Musica: James Newton Howard
Produttori: M. Night Shyamalan, Sam Mercer e Barry Mendel
Titolo originale: The Happening
Origine: USA 2008
Distributore: 20th Century Fox
Link: www.20thfox.it
Durata: 91’
Produzione: Blinding Edge Pictures, Spyglass Entertainment, 20th Century Fox e UTV Motion Pictures
Programmato dal 12 giugno 2008

In un parco di New York tutto sembra tranquillo, ma poi improvvisamente accade l’imprevedibile. Una si suicida senza motivo su una panchina. A poca distanza in un cantiere alcuni operai di buttano di sotto per sfracellarsi al suolo. Tutti gli States orientali sono coinvolti da morti strane e incomprensibili, come se l’istinto di conservazione fosse stato sospeso e annullato. Dalle televisioni si cominciano a fare le ipotesi più inquietanti, dall’attacco terroristico su larga scala con armi tossiche a un virus andato fuori controllo a una ribellione in massa della natura che si vendica con l’uomo attraverso l’acqua o l’aria o qualcos’altro di assolutamente incomprensibile. Quello che è certo è che è molto meglio andare ad Ovest. Ne è consapevole anche Elliot Moore, insegnante di scienze in un liceo di Philadelphia con moglie e nipotina al seguito. La catastrofe gli farà trovare quell’unione lungamente assente con la moglie e con la figlia dei cognati metterà in piedi una vera famiglia, a lungo cercata.

 

 

La paura di quello che non si può controllare è alla base del film, qui trovando come unica soluzione quella di scappare per tentativi, affidandosi a notizie incerte raccolte dalla televisione o da qualcun’altro in fuga. Il titolo allude al momento in cui la natura presenta il conto, quando viene il giorno in cui dice basta di tutte le malefatte che le abbiamo finora riversato addosso. Quando poi è l’aria che si respira il veicolo di morte, allora è una brutta storia. Il film di Shyamalan punta tutto sull’inquietudine e paranoia generata dal fenomeno sconosciuto e non addomesticabile, considerando che non è neanche studiabile. L’essere poi sparito nell’arco di un giorno è quindi motivo di calma riacquistata, se non fosse che ricompare negli stessi termini dopo qualche mese a Parigi, e forse non c’è più niente da fare...

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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