SICKO
Presentato fuori concorso al
Festival di Cannes 2007

Regia di: Michael Moore
Con l’amichevole partecipazione di: George W. Bush, Reggie Cervantes e John Graham
Sceneggiatura: Michael Moore
Produttore: Kathleen Glynn e Meghan O’Hara
Montaggio: Dan Swietlik, Geoffrey Richman e Chris Seward
Supervisore musicale: Jim Black
Titolo originale: Sicko
Origine: USA 2007
Distributore: 01 Distribution
Link: www.sicko-themovie.com www.01distribution.it www.weinsteinco.com www.dogeatdogfilms.com www.tfmdistribution.fr
Durata: 123’
Produzione: Dog Eat Dog Films
Programmato dal 24 agosto 2007

Il film prosegue nel genere documentario quel successo che aveva portato il regista a vincere la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2004 con Fahrenheit 9/11, e ne costituise il piccolo ideale proseguimento nell’episodio, ed evidente sua ennesima provocazione, che lo vede portare, e filmare il viaggio, qualche soccorritore dell’11 settembre a Cuba per una terapia. Non tutto il materiale girato è finito nel film, ma impensabile proporlo agli spettatori americani, come per esempio quello sulla Norvegia, dove i malati di polmoni possono godersi una settimana di aria buona alle Canarie a carico dello Stato. In America ci sono cinquanta su duecentocinquanta milioni di persone senza assicurazione su malattie e incidenti. Si seguono le vicende di persone andate in bancarotta e costrette a vendere la loro casa per pagarsi le cure di un cancro o un attacco cardiaco. E’ un documentario che ricorda un po’ il nostro Report su Rai 3, aggiungendo a come il sistema non funziona degli elementi di ironia, inserti comici e situazioni che smorzano il dramma di testimoni rovinati da un nonnulla. Infatti è pratica comune per tutte le assicurazioni quella di trovare un cavillo contrattuale per cui è possibile fare saltare un contratto di assicurazione che garantisce la copertura economica del ricovero ospedaliero o anche solo il trasporto in ospedale.

 

 

Lascia intendere che l’AMA come lobby non vuole la medicina sociale, ribattezzata socialista e quindi comunista, annunciata da Hilary Clinton. Così, si sostiene, finisce la libertà del medico e la privacy del paziente. Si sposta poi a Cuba, dove c’è un territorio americano, e dall’imbarcazione col megafono si fa sentire benissimo, descrivendo che ha a bordo i pompieri delle Torri Gemelle, ma non ricevendo risposta va all’Havana, dove una medicina da 120 dollari costa 20 centesimi. Vanno all’ospedale e ricevono gratuitamente quelle cure così difficili da ottenere in patria: cinque anni dopo l’11 settembre gli eroi di quella tragedia vengono maltrattati dal Servizio Sanitario Nazionale, sostenendo che non devono essere troppo esosi nella richiesta di assistenza.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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