GRACE IS GONE
Premio del pubblico e Premio miglior sceneggiatura a Sundance Film Festival 2007

Regia di: James C. Strouse
Attori: John Cusack, Shélan O’Keefe, Gracie Bednarczyk, Alessandro Nivola, Doug James, Zachary Gray e Doug Darth
Musiche: Clint Eastwood
Titolo originale: Grace is gone
Origine: USA 2007
Distributore: 01 Distribution
Link: www.graceisgone-themovie.com www.01distribution.it
Durata: 85’
Programmato dal 1 agosto 2008

C’è stato un periodo in cui Stanley Phillips (John Cusack) aveva chiara tutta la vita davanti a sé. Destinato alla carriera militare sognava di poter servire a lungo il proprio Paese. Era arrivato quasi a realizzare il suo sogno, fino a quando è stato esonerato per un indebolimento della vista. Ora serve i clienti di un negozio di articoli per la casa, mentre la moglie sergente combatte in Iraq. Impacciato a casa come al lavoro, si ritrova a dover crescere - spesso da solo - la figlia dodicenne Heidi (Shélan O’Keefe) e sua sorella Dawn (Gracie Bednarczyk), di otto anni. Sebbene sia un padre amorevole, Stanley non è in grado di essere molto affettuoso e le ragazze sentono profondamente la mancanza della madre. Mentre sopporta il suo lavoro e si barcamena come genitore, Stanley viene colpito duramente quando arriva la notizia che la moglie Grace è rimasta uccisa al fronte. Impreparato lui stesso ad affrontare la tragedia, si trova completamente incapace di dirlo alle figlie. Nel tentativo di fare di tutto pur di ritardare il momento di rivelare la verità alle ragazze, i tre si mettono in viaggio. Mentre si dirigono verso la meta scelta da Dawn, il parco tematico di Enchanted Gardens, Stanley mostra un lato più dolce di sé stesso, cercando di vivere insieme gli ultimi momenti d’innocenza. Più passa il tempo, più si rafforza il loro legame, anche se Stanley sa di dover affrontare l’inevitabile compito di cambiare le loro vite per sempre.

 

 

Quella di Stanley (John Scusack), cittadino del midwest, è una famiglia tranquilla e abbastanza serena. Certo, se la moglie Grace fosse a casa invece che di stanza in Iraq, il gruppo familiare composto anche da due figlie, sarebbe più compatto. Sarà questa lontananza forzata, sarà che certe situazioni non si esorcizzano mai a sufficienza, sarà perché è dura dare dei dispiaceri alle proprie bambine, sarà che non si è mai abbastanza pronti al precipitarsi degli avvenimenti. Quando a Stanley consegnano la notizia che Grace è stata uccisa in combattimento, lui non razionalizza, non avverte nessuno, né parenti o amici e tantomeno datore di lavoro e direzione scolastica, prende le figlie e parte. Tutte le sue certezze si sono sgretolate a causa di quel funereo annuncio. Forse pensa che avrebbe dovuto esserci lui, in quella missione di morte. Ma il destino aveva deciso diversamente. Il sogno di una carriera militare era terminato con un esonero per problemi di vista. È sempre stato orgoglioso del ruolo militare che il suo paese ha nel resto del mondo, e allo stesso modo era orgoglioso, oltre che invidioso della missione intrapresa da Grace.

Forse non è un caso che la moglie si chiami Grace, in italiano Grazia, suonerebbe La grazia se n’è andata. O se ne sta andando con le certezze del protagonista, che prima o poi deve decidersi e parlare alle figlie del dramma che ha colpito la famiglia. Per ora è come in trance, vive in un limbo che sembra proteggerlo dal dolore. Decide di portare le due bambine nel loro parco divertimenti preferito. È evidente che nell’era della comunicazione frenetica è un po’ difficile tenere un segreto di questo tipo nascosto più di tanto. Soprattutto non la si può dare a bere a lungo alla figlia maggiore, ormai dodicenne. Anche perché Stanley non è mai stato un padre affettuoso. Sempre a disagio nel relazionarsi col prossimo, è frenato anche nell’esternare i propri sentimenti in famiglia. Come raccontare alle ragazzine una cosa così grande a livello emozionale, non avendo ancora ottenuto da loro un completo rapporto di fiducia, a loro che si sentono parcheggiate dal padre in attesa del ritorno di Grace, di cui soffrono la lunga assenza? Stanley pensa che solo il tempo può portare a galla la verità e riportare la serenità (e la grazia) tra loro. O almeno lo spera. Le musiche sono di Clint Eastwood.

Marcello Moriondo

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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