LO SPAZIO BIANCO
Presentato in concorso al Festival di Venezia 2009

Regia di: Francesca Comencini
Attori: Margherita Buy, Gaetano Bruno, Giovanni Ludeno, Antonia Truppo, Guido Caprino, Salvatore Cantalupo, Massimo Andrei, Carlo Cercello, Anna Gigante, Emanuela Annecchino e Maria Pajato
Soggetto: dal romanzo omonimo di Valeria Parrella (Giulio Einaudi editore)
Sceneggiatura: Francesca Comencini e Federica Pontremoli
Fotografia: Luca Bigazzi
Scenografia: Paola Comencini
Montaggio: Massimo Fiocchi
Musica: Nicola Tescari
Casting: Anna Maria Sambucco
Costumi: Francesca Vecchi e Roberta Vecchi
Organizzatore generale: Ivan Fiorini
Produttori: Domenico Procacci e Laura Paolucci
Origine: Italia 2009
Distributore: 01 Distribution
Link: www.01distribution.it www.fandango.it
Durata: 96’
Produzione: Fandango e Rai Cinema
Programmato dal 16 ottobre 2009

Maria è una professoressa col bilancio sentimentale disastrato, insegna in una scuola serale per stranieri e italiani semianalfabeti a Napoli in un programma delle 150 ore per la terza media. Si svaga andando al cinema di pomeriggio e lì incontra un uomo con bimbo. Resta incinta sulla soglia dei quarant’anni. Con l’orologio biologico in scadenza è indecisa sul da farsi (se tenere la creatura o abortire), sentendosi troppo vecchia in generale e per le pene dell’amore in particolare. Il risultato è che si ritrova una figlia in terapia intensiva neonatale, nell’incubatrice al sesto mese: ancora cinquanta giorni in angosciosa attesa di sapere se la piccola ce la farà con le sue sole forze, se vivrà o morirà o se sarà handicappata. Maria passa tutto il tempo (psicologicamente interminabile) dell’attesa davanti all’incubatrice, e vicino a lei in ospedale ci sono altre madri nelle sue stesse condizioni, anche loro perse davanti ad un futuro incerto, in un ambiente asettico, in un limbo dove tutto è in sospeso, tra paura e speranza. Maria vuole passare il tempo non garantito con Irene, mettendosi in maternità da tutti i suoi studenti, che perdono stimolo e fiducia.

 

 

Momenti di entusiasmo e depressione per la maternità e per l’insegnamento segnano i giorni della protagonista, in attesa che succeda qualcosa, qualunque cosa pur di non rimanere in una situazione di stallo, resa più difficile da un carattere poco capace di aspettare. Di questo ne è artefice una intensa e senza stereotipi Margherita Buy in una delle sue più efficaci interpretazioni, tra individualismo e colpevolezza, inserita nel bilico instabile napoletano, con la catastrofe stemperata dalla farsa. Cristina Comencini elabora ottimamente una storia tesa, intensa ed emozionale di intima maternità che sulla carta appariva difficile nella resa, dando un senso allo spazio bianco, che vale come distanza tra due pensieri in un compito in classe e come una Napoli svuotata da auto e persone, meravigliosa e irragionevole.

Cinzia Nolasea

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 7 gennaio 2010 e successivamente nell’archivio.

 

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