AVATAR

Regia di: James Cameron
Attori: Sam Worthington (Jake Sully), Zoe Saldana (Neytiri), Sigourney Weaver (Grace Augustine), Stephen Lang (Quaritch), Michelle Rodriguez (Trudy Chacon), Giovanni Ribisi (Parker Selfridge), CCH Pounder (Moat), Wes Studi (Eytukan), Laz Alonso (Tsu’tey), Joel David Moore (Norm Spellman), Dileep Rao (Max Patel) e Matt Gerald (Lyle Wainflee)
Fotografia: Mauro Fiore
Scenografia: Rick Carter e Robert Stromberg
Montaggio: James Cameron, John Refoua e Steven Rivkin
Musica: James Horner
Visual Effects Supervisor: Joe Lettieri
Produttore: Jon Landau
Titolo originale: Avatar
Origine: USA 2009
Distributore: 20th Century Fox
Link: www.avatarilfilm.it www.avatarmovie.com www.20thfox.it http://avtr.com http://avatarscore.com
Durata: 161’
Produzione: Lightstorm Entertainment e Ingenious Film Partners
Programmato dal 15 gennaio 2010

Nell’anno 2154 l’ex marine Jake Sully ha perso l’uso delle gambe ma non la volontà di combattere, si sposta su una sedia a rotelle e per la costosa operazione alla schiena per riottenere una camminata normale entra nel programma di mercenari mascherati da scienziati su un inospitale pianeta dalle enormi ricchezze, che gli permetterebbe di risolversi il suo problema economico. Sbarca su Pandora, un pianeta dal muschio fluorescente, dagli abissi vertiginosi e popolato da animali con più arti inferiori o superiori del necessario. Ma questo non può ancora saperlo. Tutto quello che capisce all’inizio è che su quell’avamposto umano è stato male accolto dalla ricercatrice Grace e che la vita dei nativi Na’Vi ruota intorno ad un albero sacro e totem feticcio sotto al quale fa gola il minerale Unobtanium, che vale 20 milioni al chilo. Il sanguinario colonnello Quaritch lo manda in missione come spia da infiltrarsi pacificamente tra i Na’Vi per scoprirne i punti deboli e per convincerli a sloggiare. Per farlo anche lui deve pilotare con la mente un avatar di se stesso, una creatura alta tre metri con delle belle gambe efficienti e dal sangue mezzo umano e mezzo alieno, in grado di respirare quell’aria letale di Pandora e di capire come la pensano i nativi, umanoidi alti e pacifici, dalla pelle blu, orecchie mobili e felini occhi dorati. Ma quel soldato che tutti credevano di poco conto nei mesi smette di essere fedele, si innamora della bella principessa indigena Neytiri che gli aveva salvato la vita e quando scoppia la guerra e deve scegliere da che parte stare, non ha più dubbi.

 

 

Le parole sono importanti: dire tra innamorati io ti vedo ha il valore di "io ti vedo dentro", il minerale Unobtanium sarebbe la somma di unobtainable e di -ium di un qualsiasi elemento chimico e per quanto termine poetico, Jake Sully significa macchiare. James Cameron realizza il film più tecnologico di tutte le pellicole che l’hanno preceduto dopo quindici anni dalla prima stesura, con quattro anni di lavorazione, ostacoli, inconvenienti, 237 milioni di dollari per dargli vita e 150 per promuoverlo che avevano inizialmente fatto retrocedere la Fox dal progetto, effetti speciali (assenti soltanto in 15 inquadrature) mai visti, mille persone coinvolte nella realizzazione, una raffinata elaborazione tridimensionale (al 60% in 3d e 40% in live action) realizzata con macchinari appositamente realizzati per la motion capture e attori trasformati in eleganti avatar grazie al computer. La profondità di campo che si ottiene offre un sorprendente aspetto poetico ad un pianeta popolato da creature fascinose e impressionanti, come gli esseri volanti Banshee, mostri preistorici facili da cavalcare solo dopo averli domati come alternativa al venire uccisi. Conviene essere preparati, in quanto gli umani hanno una attrezzatura guerrafodaia comprensiva di armi pesanti e di robot sparatutto chiamati AMP (Armored Mobility Platform) Suit e ricordano il robot che guidava Sigourney Weaver in Aliens. Il messaggio ambientalista del film è veicolato dal popolo autoctono dei Na’Vi, che vive in simbiosi con la sua foresta ed è in grado di cogliere tutta l’energia della natura, tutt’uno con un ecosistema totalmente interconnesso e per questo capace di resiste all’aggressore esterno, per quanto più armato e bellicoso. Pur essendo attorniati da predatori con armi di grande efficienza bellica, il film è sostanzialmente pacifista e di grande carisma, in grado di attrarre per il grande spettacolo fantasmagorico, pulsioni rese desideri, duello di culture, estetica del vedere rifondata e non ultimo magnificenza, uguale a tutto il pianeta Pandora.

Maurizio Ferrari

Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 6 luglio 2010 e successivamente nell’archivio.

 

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