PIANO 17
Vincitore del Premio del pubblico al Courmayeur Noir in Festival 2005

Regia di: Manetti Bros. (Marco e Antonio Manetti)
Giampaolo Morelli(Mancini), Elisabetta Rocchetti (Violetta), Enrico Silvestrin (Pittana), Giuseppe Soleri (Meroni), Antonino Iuorio (Borgia), Massimo Ghini (Matteo Mancini), Simone Colombari (Primigi), Camilla Diana (Lisa), Carmen Giardina (dottoressa Temperini), Caterina Corsi (Giada), Gugliemo Favilla (Guidi) e Sandra Franzo (Marta Mancini)
Soggetto e sceneggiatura: Manetti Bros., Giampaolo Morelli e Anatole Pierre Fuksas
Fotografia: Fabio Amadei
Scenografie: Chiara Salviucci
Costumi: Cinzia Luchetti
trucca: Alessandra Vita
Musiche: Pivio e Aldo De Scalzi
Montaggio: Federico Maneschi
Suono: Alessandro Bianchi e Alessandro Molaioli
Origine: Italia 2005
Distributore: Moviemax
Link: www.moviemax.it www.piano17.com
Durata: 105’
Produzione: Alessandro Passadore e Manetti Bros. per Gamp produzioni

Programmato dal 3 marzo 2006

Si comincia con una banda che fa una sparatoria. Così si annuncia un film che si aspetta portatore di svariate violenze. Poi l’imponente Borgia deve portare una valigia a Mancini. L’appuntamento è per il giorno dopo. La valigetta contiene una bomba ad orologeria e Mancini lo sa. Ha novanta minuti di tempo prima che succeda il botto, il timer è stato fatto partire e con tutti gli imprevisti possibili deve solo stare tranquillo. Infatti si tratta semplicemente di prendere l’ascensore e arrivare al diciassettesimo piano di un grande stabile, sede della direzione generale di una grande banca. Lo scopo è quello di far saltare in aria una stanza, comprensiva di tutti i documenti contenuti. Il fatto è che tra quei documenti ci sono anche alcune carte che potrebbero compromettere una persona che adesso sta ricattando la banda. Con lo stabile deserto, sembrava un lavoretto facile facile e invece adesso Mancini si trova intrappolato nell’ascensore bloccato. Con lui ci sono due tizi, gli impiegati Violetta e Meroni, capitati in ascensore per sbaglio. Lei dopo un po’ sclera e quell’altro sta tranquillo. Lentamente la situazione di prigionia mostra le vere anime dei tre. Lei è gelosa della moglie dell’amante, il suo capo. L’altro impiegato si sente piccolino, ma in cima ai suoi desideri c’è proprio Violetta. Le cose non vanno per il verso giusto. Siamo agli ultimi minuti della bomba. Scoppierà? Chi deve pagare? Chi deve morire?

Il piano 17 in qualche modo ha dei riferimenti simbolici, soprattutto se a quel numero gli si associa la fortuna o la sfortuna. La musica è agitata, in sintonia col tono del film. Ogni fatto viene analizzato da tutti i punti di vista e si gioca sul flashback, facendo vedere quali sono state le circostanze che hanno portato quei tre in ascensore. Si scoprono cosi le vere intenzioni di quelli che sembravano amici e che invece si rivelano poi proprio gli avversari più temibili e pronti a tradirti o peggio ancora a farti la pelle. Pur avendo l’impostazione di un thriller, molti sono i momenti che alleviano la suspense, con delle puntate nel comico. Tra i tanti quelli affidati alla bonaria presa in giro dei napoletani o gli scherzi sul diametro della pancia di Antonino Iuorio. Il film è perfettamente strutturato come un giallo ad incastro, con tutti gli elementi a formare l’ingranaggio di un’orologeria, una bomba ad orologeria. Anche produttivamente è un film particolare, infatti si aspetta di rientrare coi costi prima di pagare le maestranze, essendo a partecipazione. Il costo estremamente contenuto di 65000 euro è stato possibile anche grazie al girato, prima in video mini dv e Hdv e poi riversato in pellicola. Da tempo con in mano cineprese e telecamere, hanno curato la regia di molti videoclip, per il web hanno diretto SCUM - The web series una serie di mini episodi da scaricare dalla rete, per il cinema alcuni cortometraggi e nel 2000 hanno debuttato nel lungometraggio con Zora la vampira.

Maurizio Ferrari

Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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