MILAREPA
Presentato al Festival di Cannes 1974

Regia di: Liliana Cavani
Attori: Marisa Fabbri, Paolo Bonacelli, Lajos Balázsovits, George Wang e Marcella Michelangeli
Soggetto: Liliana Cavani da "Tibet’s Great Yogi Milarepa" (Oxford University Press)
Sceneggiatura: Liliana Cavani e Italo Moscati
Fotografia: Armando Nannuzzi
Montaggio: Franco Arcalli
Musica: Daniele Paris
Assistente alla regia: Paola Tallarigo
Organizzazione generale: Sergio Iacobis
Consulenza storica: Boris Ulianich
Costumi: Jean Marie Simon
Origine: Italia 1974
Distributore DVD 2009 (da 11 novembre 2009): Medusa
Link: www.medusahe.com
Durata: 108’
Produzione: RAI

Rimasto intrappolato nell’auto in seguito a un incidente, il giovane Leo racconta al suo professore la storia di Milarepa, poeta, mago ed eremita tibetano. Inizia così un viaggio immaginario che condurrà i due attraverso il cammino che fu quello del mistico maestro, attraverso la magia nera, la ricerca della perfezione e il raggiungimento dell’assoluto distacco da ogni realtà materiale

Liberamente ispirato al libro Milarepa, grande yogi del Tibet, scritto dal suo discepolo Rechus (XII sec.) e tradotto in inglese nel 1926, è la storia del viaggio mentale di uno studente di oggi che si identifica in un giovane contadino del Nepal, vissuto nell’XI secolo. Avviatosi alla saggezza con la guida di un guru, passa dalla magia nera (potere distruttore) alla magia bianca (conoscenza pura). Dopo aver cercato le radici antiche della religiosità nel cristianesimo (Francesco, 1966) e nella mitologia greca (I cannibali, 1969), Liliana Cavani si rivolge alla spiritualità orientale, spingendosi nel regno dell’immaginario. Sceneggiato con Italo Moscati, girato sulle montagne dell’Abruzzo, prodotto dalla RAI, piacque molto a Pier Paolo Pasolini che scrisse di "una perfetta Geometria in cui si sia sintetizzata e cristallizzata un’esperienza visiva vissuta nella realtà".

 

 

Liliana Cavani è reputata nel mondo uno dei maggiori registi italiani.

Dopo la laurea in Lettere Antiche all’università di Bologna, frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e in seguito realizza per la RAI vari documentari come La storia del Terzo Reich, Le donne della resistenza e L’età di Stalin.

Tutto questo prima di esordire nel cinema con Francesco d’Assisi, protagonista Lou Castel, accolto con grande risalto al Festival di Venezia nel 1966 e recentemente restaurato a cura di Cinecittà Holding.

Negli anni seguenti la cineasta alterna film legati alla società contemporanea, come I Cannibali, ad altri ispirati alla storia, come Galileo (presentato nella versione restaurata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2009). Il suo rigore intellettuale ottiene il favore della critica, anche quando affronta argomenti inconsueti con linguaggi innovativi come l’analisi dell’ambiente psichiatrico in L’ospite, il misticismo in Milarepa, il nazismo in Il portiere di notte, i sentimenti umani in Al di là del bene e del male e la guerra in La pelle. Nel 1989 riprende la storia del Santo di Assisi nel film Francesco con Mickey Rourke nel ruolo del protagonista e tre anni dopo affronta il difficile mondo dell’handicap in Dove siete? Io sono qui.

Liliana Cavani dirige anche molte opere liriche per il Maggio Musicale Fiorentino e il Ravenna Festival e per teatri come l’Opéra di Parigi, la Opernhaus di Zurigo e, con Riccardo Muti, per il Teatro alla Scala di Milano dove dirige Un ballo in maschera nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di Verdi.

Un’analisi critica della sua cinematografia è pubblicata da Princeton University Press nel volume The Gaze and the Labyrinth di Gaetana Marrone, edito in Italia da Marsilio Editori con il titolo Lo sguardo e il labirinto.

Negli ultimi anni, la cineasta emiliana, oltre a dirigere opere liriche, ha realizzato per il cinema Il Gioco di Ripley, evento speciale alla Mostra del Cinema di Venezia 2002 e per la televisione le miniserie De Gaperi. L’uomo della speranza (2005) e Einstein (2008).

Extra DVD:
Formato video: 1.85:1
Audio: Dolby Digital 2.0 italiano
Sottotitoli: italiano per non udenti, inglese
Contenuti extra: Liliana Cavani racconta Milarepa e Galleria fotografica

 

 

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