APOCALYPTO

Regia di: Mel Gibson
Attori: {il villaggio} Rudy Youngblood (Zampa di Giaguaro), Dalia Hernandez (Sette), Jonathan Brewer (Spuntato), Morris Bird (Cielo di Selce) Carlos Emilio Baez (Corsa di Tartarughe), Amilcar Ramirez (Naso Arricciato), Israel Contreras Vasquez (Rana di Fumo), Israel Rios (Foglia di Cacao), Isabel Diaz (suocera), Espiridion Acosta Canche (vecchio cantastorie), Mayra Serbulo Cortes (donna giovane), Iazua Larios Rui (Fiore di Cielo) e Hiram Soto (Cacciatore di Pesci) {i guerrieri Holcane} Raoul Trujillo (Lupo Zero), Gerardo Taracena (Occhio di Mezzo), Rodolfo Palacios (Inchiostro di Serpente), Ariel Galvan(Muschio Pendente) Bernardo Ruiz Juarez (ubriacone), Ricardo Diaz Mendoza (Pietra Tagliata), Richard Can (Pecari Dieci), Carlos Enriques Ramos Avilar (Mascela di Scimmia), Ammel Rodrigo Mendoza (Artiglio d’Avvoltoio) e Marco Antonio Argueta (Vento Parlante) {la città} Fernando Hernandez Perez (Gran Sacerdote) e Maria Isidra Hoil (bambina dell’Oracolo)
Sceneggiatura: Mel Gibson e Farhad Safinia
Musiche: James Corner
Acconciature e trucco: Aldo Signoretti assistito da Vittorio Sodano
Costumi: Mayes C. Rubeo
Effetti speciali: Ted Rae e Jesus "Chuco" Duran
Maestro d’armi: Simon Atherton
Montaggio: John Wright
Scenografia: Tom Sanders
Fotografia: Dean Semler
Produttore: Mel Gibson
Coproduttore: Farhad Safinia
Produttori esecutivi: Ned Dowd e Vicki Christianson
Direttore di produzione: Anna Roth
Consulente esperto della civiltà Maya: Richard D. Hansen
Casting: Carla Hool
Titolo originale: Apocalypto
Origine: USA 2006
Distributore: Eagle Pictures
Link: www.saverioferragina.com/apocalypto.html http://disney.go.com www.apocalypto.com http://apocalypto.movies.go.com www.eaglepictures.com http://apocalypto.eaglepictures.com
Durata: 138’
Produzione: Icon Production
Programmato dal 5 gennaio 2007

Quelli del villaggio son tutti della brava gente: hanno appena finito di cacciare un tapiro, una specie di cinghiale, e sono tutti contenti, a parte uno assillato dalla suocera che vorrebbe avere un nipotino da quell’impotente del genero. La tribù è capitanata da un forte guerriero. Dopo l’incontro con un gruppo di disperati in fuga, capiscono che da lì in poi cominceranno i guai grossi. Infatti il giorno dopo devono sostenere una battaglia violentissima e quasi all’ultimo sangue con un’altra tribù, quella dei guerrieri Holcane che alla fine risulta vincente. Si tratta di mercanti di schiavi e schiave. Siamo all’inizio del sedicesimo secolo, quando la civiltà Maya era in declino, e si arriva a una città dalle grandi piramidi, segnata da malattie e gente impaurita, che chiede sacrifici agli dei, con appunto parecchi prigionieri del villaggio destinati a versare il sangue sull’altare votivo. Da qui il sacrificando Zampa di Giaguaro ha una fortuna sfacciata, o forse è il caso, o forse è il predestinato, comunque cambia le sorti della storia sua e di quella di chi gli sta vicino.

 

 

E’ un film forte, segnato da sacrifici umani, cuori strappati, teste mozzate, astuzia, resa dei conti e soprattutto violenza, tanta violenza, anche gratuita, legato alla necessità di sopravvivere, ignorante del sentimento della pietà e minacciato da una maledizioni invincibile su tutto un popolo. Tra le mille tragedie facciamo però il tifo per un giovane, il nostro eroe Zampa di Giaguaro, che ha promesso alla sua sposa di tornare vivo per salvarla, nonostante tutto e tutti. Con una narrazione fascinosa, Gibson ci riporta a un mondo dove si guardava in faccia la morte, che veniva a prenderti senza tanti complimenti. Potente e movimentato, il film vede gli effetti ingigantiti dalla fotografia digitale di Dean Semler, richiestissimo e già attivo per "Balla coi lupi" di Kevin Costner, che qui utilizza il sistema Genesis, cioè la più moderna e sofisticata cinepresa ad alta definizione della Panavision, a suo dire entusiasmate soprattutto nelle scene d’inseguimento. Oltre alla bella storia d’amore che fa muovere il protagonista, tanti sono i messaggi traslati del sottotesto, come l’allusione al fatto che la società descritta oltre ad essere quella dei Maya sia anche la nostra, destinata alla rovina poiché decadente, fratricida e idolatrante nelle direzioni più sbagliate possibile. Il film è parlato in lingua Maya Yucateco, imposta da Mel Gibson a tutto il cast, che è costituito da convincenti indigeni americani senza precedenti esperienze cinematografiche di provenienza dal Messico, Catemateco e Veracruz: peccato che anche i veri Maya dello Yucatan sono costretti a vedere i film coi sottotitoli se vogliono capirci qualcosa, nonostante tutto il film sia stato seguito da due insegnanti dei dialoghi, Hilario Chi Canul e Miriam Maria Tun Hau, di madrelingua Maya. In Italia in film è stato distribuito inizialmente senza divieto censorio per i minori, fatto che già prima dell’uscita ha scatenato infinite polemiche per l’alto tasso di contenuto violento, peraltro mai ad effetto diseducativo (o forse per il lato surreale e grottesco che ne stempera l’impatto). Il campionario degli orrori è stato vietato in Europa ed America con varie sfumature, dai 15 ai 18 anni, ma il film è storico, e tanto vale, visto che anche le atrocità erano parte integrante di quella vita quotidiana.

Maurizio Ferrari

Fino al 12 luglio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell'archivio.

 

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