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TWO SISTERS

Regia di: Jee-woon KIM [JI WOON KIM]
Attori: GEUN-YOUNG MOON [GEUN-YEONG MUN], KAB-SU KIM, JEONG-A YEOM e SOO-JUNG LIM [SU-JEONG LIM]
Titolo originale: JANG-HWA, HONG RYUN
Titolo internazionale: A TALE OF TWO SISTERS
Origine: Corea del Sud, 2003
Distributore: Medusa
Link: www.medusa.it www.cineclickasia.com
Durata: 114'
Programmato dal 27 agosto 2004

La scena iniziale è quella di una ragazzina in un ospedale psichiatrico, chiusa nel più assoluto mutismo. Dopo questo preambolo si intuisce che questa ha una sorella, che andiamo a seguire in un percorso da incubo. Le due ritornano a casa dopo quella che sembra essere stata una lunga assenza. E' una bella villa, in mezzo al verde, dentro tutto è in penombra, tappezzato a fiorellini, molto ospitale. Ad accoglierle c'è un padre poco affettuoso e una madre sconosciuta, che poi si scopre essere una matrigna malvista. Le ragazzine sono molto legate, si fanno forza a vicenda e si aiutano sempre, soprattutto contro quella strega della matrigna. La sorella più grande è frequentemente preda di incubi e visioni spaventevoli, quasi strani presagi, mentre la piccola si limita ad avere le mestruazioni. Il problema centrale della disputa tra la matrigna e le due sorelle sembrerebbe un armadio ed è proprio in base a quello che c'è un continuo scambio di accuse. L'incognita è dovuta al fatto che non si sa di chi è la colpa delle tensioni e del sangue che ogni tanto si trova sul pavimento o addosso alle persone.
Il film è stato un successo al botteghino coreano e si ispira ad un vecchio racconto popolarmente conosciuto, La rosa e il loto rosso, che è esattamente il titolo originale e che ha già avuto cinque adattamenti per il grande schermo. Lo sviluppo del racconto è praticamente tutto all'interno della villa. Probabilmente il difetto iniziale è la pochezza del soggetto, che alla lunga determina il sospetto che a volte alcune scene siano allungate di proposito, sottraendo senso al ritmo e alla logica di un insieme che segue percorsi lenti e poetici. Tutto questo in egual misura e in diretto contrasto con l'horror e gli effetti speciali, a volte veramente spaventevoli. Il contorno è quello dei cigolii e rumori notturni. Il film è un concentrato di gelosia, incubi, fantasmi, ricordi, dimenticanze, paure, disturbi, sangue.

Maurizio Ferrari

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