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VAMPIRES

Regia di: John Carpenter
Attori: James Woods, Daniel Baldwin, Sheryl Lee, Maximilian Schell e Thomas Ian Griffith
Titolo originale: Vampires
Origine: USA 1998
Durata: 110’

Nel giorno in cui cade il governo vado a vedere VAMPIRES. Che strana coincidenza. La fine del Buonismo. Un film crudele e cruento, se non amate il genere "schizzi di sangue" lasciate perdere. C’è James Wood (Jack) che va in giro con un manipolo di uomini in caccia di vampiri, li scova dovunque con un piano preciso e con tecniche neanche tanto moderne: con una balestra li infila e con una jeep li trascina al sole dove prendono fuoco come un flash di magnesio. Per tutto il film grida "Muori Muori" con seguito di coloriti epiteti. Nel suo passato ha ucciso il padre vampirizzato, quindi ci tiene a dire che non ci metterà nulla ad ammazzare chiunque, anche il prete che lo segue come consulente. Si comincia con una strage di vampiri. Caspita, ma il capo vampiro dov’è? Eccolo, si chiama Valak, viene da un tempo lontano, alcuni secoli, e anche lui si adopera in un’altra strage: stermina gli sterminatori e le allegre donnine con cui si sollazzano. La caccia continua, solo due uomini contro un capo vampiro che cerca la Croce Nera di cui nei secoli si sono perse le tracce ma che darebbe agli uomini delle tenebre il potere di agire anche di giorno. Qualcuno viene infilato dai denti aguzzi ma si cautela temporaneamente bruciando le ferite col fuoco. Questa sui vampiri non la sapevo, ci si fa una cultura. Il fedele amico di Jack (Daniel Baldwin) viene vampirizzato a sua volta da una biondina (Sheryl Lee) scampata alla prima strage, ma resiste e porta in giro le sue cicatrici pur di dare un contributo alla fine della stirpe vampira. Consapevole del suo destino se ne va con la biondina a vivere i suoi ultimi giorni in amore, col beneplacito di Jack che gli dà tempo due giorni ma "Ti darò la caccia e ti inseguirò dovunque tu vada e quando ti troverò non potrò avere pietà nemmeno per te" (cito a braccio). Bello. Bellissimo e affascinante film di Carpenter che non smentisce la sua classe (ricordate Halloween, 1997 Fuga da New York, Il villaggio dei dannati…) proponendo un nuovo modello di western (cova sempre un western in ogni americano) dove il cacciatore di taglie, con un passato misterioso alle spalle, caccia vampiri con la vendetta nel cuore. Gli animi più preparati e impermeabili riusciranno a sorridere di alcune trovate e soluzioni registiche. Carpenter, come quasi sempre nei suoi film è anche l’autore delle musiche.

Mietta Albertini

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