L’AMORE SOSPETTO Regia di: Emmanuel Carrère Si può costruire un racconto su un banale gesto quotidiano? E’ quello che prova a fare lo scrittore Emmanuel Carrère, prima con un libro e ora con un film che parte dalla decisione di Marc di tagliarsi i baffi. Il gesto è ovviamente simbolico, parla di cambiamento e di voglia di novità in una vita tranquilla ma routinaria, condivisa con una moglie adattatasi alle circostanze classiche del matrimonio. Il problema è che di questo cambiamento non si accorge nessuno, né la consorte né gli amici più stretti. Anzi, tutti negano persino che lui i baffi li abbia mai avuti. E’ così che la vita di Marc inizia a percorrere una strada ignota e porta anche il pubblico progressivamente nella sua folli distruttiva. "L’amore sospetto" è un film soprattutto fisico, dove il fenomeno dell’identificazione gioca un ruolo essenziale. La lenta e ineluttabile discesa agli inferi del protagonista è un po’ la nostra, con la sola differenza che lo spettatore non ha alternative alla visione, seduto nella sua poltrona. La cosa più difficile in una storia del genere è esprimere per immagini le paure sorde di un uomo che improvvisamente si sente un "nessuno" qualunque. |
Ciò che la parola scritta può efficacemente trasmettere, al cinema diventa un progressivo percorso di astrazione, che nell’ultima mezz’ora è fatto di erranze di volta in volta ipnotiche, enigmatiche e poi finalmente redentrici. "L’amore sospetto" è evidentemente la metafora della moderna crisi di coppia. Quella che porta alla perdita totale dell’identità, che può portare alla follia, che decostruisce (per poi ricostruire) la vita a due. La riflessione è inizialmente dura, forte di silenzi, sguardi persi del protagonista, febbre della ricerca di punti fermi che paiono scomparsi. Chi ruota attorno a Marc si muove in modo funzionale, tra l’indifferenza rispetto alle stranezze iniziale e lo sgomento per la discesa verso la follia. Peccato che la soluzione finale dell’intreccio, il modo per uscirne sia un po’ troppo filosofico-mistico e rimandi a un certo "cinema d’autore alla francese" che fatica a scomparire. PER : Sconsigliato alle coppia in via di ossidazione.Roberto Bonino (Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net) |
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