BOOG & ELLIOT – A CACCIA DI AMICI

Regia di: Roger Allers, Jill Culton e Anthony Stacchi
Con le voci originali di: Martin Lawrence, Ashton Kutcher, Debra Messing, Gary Sinise, Billy Connolly e Jon Favreau
Sceneggiatura: Steve Bencich & Ron J. Friedman e Nat Mauldin
Scenografo: Michael Humphries
Montaggio: Pamela Ziegenhagen-Shefland
Musica: Paul Westerberg e Ramin Djawadi
Produttori esecutivi: John Carls e Steve Moore
Produttore: Michelle Murdocca
Titolo originale: Open Season
Origine: USA 2006
Distributore: Sony Pictures Releasing
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.sonypictures.com/movies/openseason www.sonypictures.it/film/boogandelliot
Durata: 99’
Produzione: Sony Pictures Animation
Programmato dal 7 dicembre 2006

I disegni animati digitalizzati sono oggi talmente inflazionati che fare una scelta è non solo d’uopo, ma pressoché obbligatoria, soprattutto in un periodo dell’anno come questo. E allora "Boog & Elliot" è destinato a diventare rapidamente una seconda scelta. Ci sono i soliti animali che vediamo quasi in ogni film di provenienza americana, c’è una vaga nota ambientalista e ci sono due personaggi che somigliano paurosamente al duo di "Shrek", senza nemmeno la scusa della simpatica bruttezza. I computer sono un’invenzione che ha rivoluzionato il linguaggio del cartoon, ma più passa il tempo e più pare che le macchine succhino via la creatività dai film per bambini. Il primo prodotto della Sony Pictures somiglia al 90% di quanto abbiamo visto sugli schermi in questo settore, da "Koda, fratello orso" a "Uno zoo in fuga". Boog è un orso "di città", che vive con una ranger. Un raid in un mini-market con l’amico caciarone Elliot (un cervo che somiglia a un asino) spinge la padrona a portarli nel bosco, cioè in quello che dovrebbe essere il loro habitat naturale. Per buona parte della storia, i due (soprattutto l’orso) passano il tempo a cercare la via per tornare a casa, ma i loro tentativi finiscono soprattutto per infrangere l’ecosistema di un gruppo di animali che, insieme ai due protagonisti, vengono trascinati in zone per loro poco sicure, di solito terreno prediletto dei cacciatori. Come in qualunque storia del genere (tre registi e sette fra soggettisti e sceneggiatori non hanno trovato niente di più fantasioso), l’unione farà la forza e i due animali abituati alla comoda vita di città capiranno qual è il luogo dov’è giusto vivere e quali sono gli amici da scegliere.

 

 

Più che la coppia di protagonisti, sono i comprimari scoiattoli e castori a tenere su la baracca, con battute e scene che strappano qualche sorriso. La ricerca della via di casa è un tema conduttore trattato in modo debole e le scene talvolta eccedono il livello di sopportabilità per quel pubblico di bambini piccoli che, tuttavia, pare essere l’unico da colpire con un film del genere.

PER: E’ abbastanza scontato che tutti troveranno odiosissimi i cacciatori. Ma pensare che possano essere gli animali a far loro cambiare idea è quanto di più diseducativo si possa immaginare.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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