BREACH – L’INFILTRATO

Regia di: Billy Ray
Attori: Chris Cooper, Ryan Philippe, Laura Linney, Dennis Haysbert, Caroline Dhavernas, Gary Cole e Kathleen Quinlan
Titolo originale: Breach
Origine: USA 2006
Distributore: Mikado
Link: www.mikado.it www.universalstudios.com
Durata: 105’
Programmato dal 18 maggio 2007

Il soggetto di partenza di "Breach" è decisamente interessante. La storia narrata, infatti, è quella di Robert Hanssen, uomo dell’intelligence Fbi, che passò segreti americani ai sovietici per un paio di decenni, in quello che è stato definito "il peggior disastro di intelligence della storia statunitense". Hanssen ha costruito una complessa tela anche nella sua vita privata. Cattolico fanatico appartenente all’Opus Dei, si è contraddistinto nel tempo per il comportamento sboccato verso le colleghe e le videoriprese della moglie nuda a uso e consumo degli amici. Da quando è stato arrestato, sei anni fa, Hanssen è stato soggetto di vari libri e una miniserie tv. Il film trae spunto dagli stessi materiali, ma sposta decisamente l’attenzione su Eric O’Neill, il giovane sorvegliante che ha aiutato a incastrare lo spione. Portare al centro dell’attenzione personaggi che hanno contribuito, partendo dalle "retrovie", a rendere pubblico un disastro nazionale, è un espediente che ha funzionato, per esempio, in "Tutti gli uomini del presidente". Ma qui non ci sono Bernstein e Woodward e, quindi, "Breach" soffre prima di tutto e soprattutto di un’eccessiva attenzione prestata a un personaggio relativamente minore. O’Neill, fra l’altro, non è inciampato in un tesoro. Quando è stato coinvolto nella trappola, l’Fbi aveva già identificato Hanssen come una talpa, ma aveva bisogno di coglierlo sul fatto. Non solo, O’Neill fu messo al corrente solo di una parte del piano di smascheramento di Hanssen. Come eroe, insomma, è più casuale di tanti altri e la prova di Ryan Philippe non contribuisce ad attribuirgli il necessario carisma. Sarebbe stato meglio focalizzarsi sulle sottili contraddizioni psicologiche del personaggio di Hanssen, sulle alternanze fra l’uomo in preghiera e quello che cerca siti pornografici, sulle motivazioni che l’hanno spinto a fare certe scelte. Con un attore a disposizione come Chris Cooper l’occasione era ghiotta, ma Billy Ray, regista del solo discreto "Shattered glass", ha probabilmente preferito non addentrarsi su un terreno tanto delicato quanto pericoloso, con riverberi politici e richieste di prese di posizione che invece vengono accuratamente evitate.

PER: Vista la concomitanza, forse è preferibile indirizzarsi su "L’ombra del potere" per capire qualcosa di più sulle trame oscure di un Paese e dei suoi servizi segreti.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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