AMERICAN GANGSTER

Regia di: Ridley Scott
Attori: Denzel Washington, Russell Crowe, Josh Brolin, Chiwetel Ejiofor
Denzel Washington, Russell Crowe, Chiwetel Ejiofor, Cuba Gooding Jr, Josh Brolin, Ted Levine, Armand Assante, John Ortiz, John Hawkes, RZA, Lymari Nadal, Ruby Dee e Carla Gugino
Sceneggiatura: Steven Zaillian basata sull’articolo The Return Of Superfly di Mark Jacobson
Fotografia: Harris Savedes
Scenografo: Arthur Max
Montaggio: Pietro Scalia
Musica: Marc Streitenfeld
Produttori esecutivi: Nicholas Pileggi, Steven Zaillian, Branko Lustig, Jim Whitaker e Michael Costigan
Produttori: Brian Grazer e Ridley Scott
Titolo originale: American Gangster
Origine: USA 2007
Distributore: Universal
Link: www.uip.it www.universalstudios.com www.universalpictures.it www.universalpictures.com www.americangangstermovie.net
Durata: 158’
Produzione: Imagine Entertainment, Scott Free Productions e Relativity Media
Programmato dal 18 gennaio 2008

Ci sono film che, al di là del loro esito artistico, si possono definire importanti e diventare punti di riferimento destinati a durare negli anni. "American gangster" rientra in questa categoria, perché riesce a coniugare Storia e attualità, dipingendo un affresco degli Stati Uniti, che tira in ballo l’economia e il mercato, le contraddizioni razziali, il significato delle guerre nel nostro tempo, la logica del potere e la concezione sempre ambigua della morale. Fin troppa roba, forse. Il personaggio centrale del film è Frank Lucas, imprenditore del male, capace di diventare signore della droga utilizzando le bare dei soldati che tornavano dal Vietnam, ma soprattutto rompendo uno schema di mercato e comprando direttamente dal produttore. All’inizio del film lo vediamo insieme al suo mentore, del quale prenderà il posto alla morte, per ampliarne il business creando un link diretto con i vertici militari di una Saigon ancora non caduta nelle mani dei vietcong. Sull’altra riva dell’isola di New York, Richie Roberts è un poliziotto che cerca di arrestare la diffusione della droga nelle strade, ma si trova anche a combattere contro la corruzione del corpo di polizia.

 

 

La sua integrità lo condanna a essere un paria nel suo dipartimento. Il suo capo gli propone di formare una propria squadra antinarcotici, per combattere non i pesci piccoli, ma i capi del commercio illecito. Il segreto del successo di Lucas non è semplicemente legato alla vicinanza della sua famiglia o all’abilità della gestione dei rapporti intercontinentali, ma anche alla sua capacità di non apparire e così rendersi invisibile alle ricerche degli investigatori. Non a caso, a intrappolarlo sarà una "vistosa" presenza pubblica, all’incontro di pugilato fra Muhammad Alì e Joe Frazier. "American gangster" non opera priva di difetti: il personaggio del poliziotto è forse un po’ troppo limpido e i conflitti interiori dei protagonisti non vengono messi nella giusta evidenza, magari per lasciar spazio a qualche scena a effetto. Scott perde ogni tanto il controllo della ricca materia, ma riesce a rendere il quadro di un pezzo di Storia americana che rimanda ai giorni nostri.

PER: La lunghezza (oltre due ore e mezza) non gioca a favore dell’esito complessivo o della sua digeribilità, ma se si riesce a non farsi prendere nella trappola di vedere il film come un semplice noir, si riuscirà ad apprezzarne una complessità da grande opera, anche se non del tutto riuscita.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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