BIUTIFUL CAUNTRI

Regia di: Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero
Attori: Raffaele Del Giudice, Mario Gerlando, Patrizia Gerlando e Mario Cannavacciuolo
Fotografia: Alessandro Abate
Sceneggiatura: Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero
Montaggio: Esmeralda Calabria
Musiche: Valerio Lupo Faggioni e Guido Zen
Origine: Italia 2007
Distributore: Lumière & Co.
Link: www.lumiere.it
Durata: 73’
Produzione: Lumière & Co.
Programmato dal 7 marzo 2008

Non arriva a caso la distribuzione di "Biùtiful cauntri", proprio in un momento in cui la polemica sui rifiuti in Campania è particolarmente calda. Il trio di registi produce un documentario sconfortante, che getta una luce più che oscura sul futuro ambientale del territorio che riprende, e forse anche sul complesso del nostro Paese. Sotto la lente finisce un territorio moribondo, nell’hinterland napoletano, da sempre abitato dai pastori e dai loro greggi. Lì si concentrano miasmi che provengono dalle discariche abusive, la spazzatura buttata e mai adeguatamente stoccata, il cobalto che esce dalla fabbrica di Montefibre e chissà cos’altro ancora. Il territorio è stato abbandonato al potere della camorra e dell’eco-mafia, delle connivenze fra politici corrotti e imprenditori criminali. I pastori sono soli contro qualcosa di molto più grande di loro e non possono che subire il lento e costante avvelenamento dei loro pascoli e della vegetazione circostante. Calabria, D’Ambrosio e Ruggero filmano le carogne degli animali morti e il paesaggio putrefatto della zona, spesso lasciando parlare le sole immagini. A fare da guida in questo inferno in Terra (la nostra), c’è Raffaele Del Giudice, un educatore ambientale che cerca di dare un suo contributo affinché possa circolare un po’ di informazione e si possa capire cosa sta accadendo nel cuore del nostro "biùtiful cauntri". La parole sono quelle di chi abita e lavora da quelle parti, testimoni del silenzio che si è creato intorno a loro e del veleno che si può respirare anche attraverso la pellicola. Non ci sono atti d’accusa espliciti, perché tanto tutto è molto chiaro e c’è ben poco da spiegare. Gli autori preferiscono cercare l’umanità dei volti e delle parole autentiche, in questo trovando una forza ancor più efficace per lanciare una sorta di accorato grido di dolore e di rabbia verso un sistema asservito completamente, in certe zone, al potere del malaffare. Uno schiaffo a tutti i politici che, in piena campagna elettorale, ancora non si degnano di spendere una parola per una terra e dei cittadini costretti, obtorto collo, a vivere in una immensa e inumana discarica a cielo aperto.

PER: Provare a far diventare questo film ciò che "Gomorra" è stato nella letteratura.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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