THE DESCENT-DISCESA NELLE TENEBRE
Presentato fuori concorso al 62° Festival di Venezia 2005

Regia di: Neil Marshall
Attori: MyAnna Buring, Shauna McDonald, Natalie Jackson, Mendoza e Saskia Mulder
Titolo originale: THE DESCENT
Origine: Inghilterra 2005
Distributore: Timecode/Mikado
Link: www.mikado.it www.thedescentthemovie.co.uk www.patheinternational.com
Durata: 99’
Programmato dal 21 ottobre 2005

Tra le varianti del genere "viaggio verso l’ignoto", l’avventura nella grotta è stata fin qui poco esplorata dal cinema. Nella sua prima parte, "The descent" sfrutta discretamente l’opportunità, mettendo insieme un gruppo tutto femminile di speleologhe improvvisate, che si spinge verso quelle che dovrebbero essere le cavità del sistema di Borehan, nel North Carolina. Come vuole la tradizione delle storie corali, il campionario di umanità descritto è vario e spazia dal soggetto spericolato alla più titubante borghese, da una guida che non si rivelerà troppo affidabile a una ragazza bisognosa di distrazioni dopo un grave incidente. Il gruppo si avventurerà in grotte in realtà inesplorate, con premesse poco rassicuranti, visto che nelle vicinanze del punto d’ingresso sono in bella mostra carcasse di animali. Ai primi inconvenienti, si capisce che non sarà semplice uscire di lì. Pezzi di roccia che si staccano, cunicoli che si fanno sempre più stretti: la tensione è un po’ fine a se stessa, ma ha una sua efficacia. Dal labirinto, a un certo punto, deve uscire anche la sceneggiatura e allora ecco materializzarsi creature misteriose, con caratteristiche da predatrici, che per tutta le seconda metà del film passano il tempo a decimare il gruppo, nel frattempo disunitosi. Nella situazione di terrore che si genera esce la parte peggiore di qualcuna delle ragazze, mentre altre dimostrano uno spirito di solidarietà inedito. La storia diventa un gioco all’eliminazione, ma, soprattutto, mostra il suo lato debole, materializzando gli esseri spaventosi e addirittura indugiando su di loro, senza riuscire a generare paura, ma semmai un po’ di, peraltro inutile, disgusto. Va dato atto al film di riuscire a tenere viva, almeno per un po’ l’attenzione, pur essendo dotato di scarsi mezzi economici e avendo un cast fatto di attrici sconosciute. Ma è un po’ troppo poco per renderlo realmente interessante o perlomeno angoscioso.

PER: Non c’era bisogno di un film come questo per sapere quanto siano inutili certe avventure.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net )

 

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