COMMEDIASEXI

Regia di: Alessandro D’Alatri
Attori: Paolo Bonolis, Sergio Rubini, Elena Santarelli, Margherita Buy, Stefania Rocca, Michele Placido e Rocco Papaleo
Origine: Italia 2006
Distributore: 01 Distribution
Link: www.01distribution.it www.commediasexi.it www.senatorentertainment.com www.cattleya.it
Durata: 102’
Produzione: 01Distribution e Cattleya
Programmato dal 15 dicembre 2006

Visto che i Vanzina sono tornati al cine-panettone, ci pensa D’Alatri a rilevarne il ruolo di scimmiottatore della commedia all’italiana di un tempo, aggiornata all’era di vallettopoli e dei telefonini. La storia di "Commediasexi", nella sua ossatura, potrebbe provenire da un qualunque Totò-De Filippo o Tognazzi-Gassman, anche se più di un’ascendenza quasi sospetta si può ritrovare pensando all’assai più recente "Una top model nel mio letto" (del francese Francis Veber). Massimo Bonfili è un onorevole, presumibilmente del centro-destra, che si divide classicamente fra la moglie in cerca di distrazioni culinarie e l’amante aspirante velina. Per distrarre l’attenzione dalle velate chiacchiere sulla sua condotta morale e trainare in porto il progetto di una nuova legge sulla famiglia, il politico pensa bene di costruire una relazione inventata fra la ragazza e il suo autista, regolarmente sposato, ma fedele al capo per ragioni di mero stipendio. Questa mossa provoca una reazione a catena, che genererà terremoti in entrambi i nuclei familiari, ma alla fine punirà soprattutto la malcelata (a)moralità del politico, condannandolo a un forzato bagno di ascetismo nei dintorni del Natale. "Commediasexi" è un campionario di ovvietà già ampiamente raccontate (spesso meglio) dal nostro cinema. Gli attori dovrebbero sopperire alla carenza di idee di sceneggiatura, ma se Rubini e la Buy sono ormai un marchio di fabbrica, Placido si limita a un cameo troppo caratterizzato, la Rocca e la Santarelli hanno un ruolo poco più che decorativo e, soprattutto, Bonolis (che avrebbe dovuto essere la sorpresa del film) sembra ancora convinto di essere dentro uno spot della Lavazza. Così, ci dobbiamo sorbire la scontata tiritera sul degrado della nostra società, fatta di politici attenti solo ai propri interessi (grandi, però, le apparizioni di Massimo Wertmuller alla buvette della Camera), adulti e bambini ipnotizzati dalle illusioni televisive, mogli pronte a perdonare i mariti fedifraghi e accomodamenti familiari utili soprattutto per districarsi dalle pastoie di una storia che si incaglia già al primo cambio di profondità.

PER: Se si ride per "Chi vuol esser milionario", allora anche questo film può funzionare.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 8 gennaio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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