CAOS CALMO
Presentato in concorso al Berlino Film Festival 2008

Regia di: Antonello (Antonio Luigi) Grimaldi
Attori: Nanni Moretti, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Alessandro Gassman, Kasia Smutniak, Silvio Orlando, Blu Yoshimi, Hippolite Girardot, Denis Podalydès e Charles Berlin
Soggetto: dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi (Bompiani ed.)
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Laura Paolucci e Francesco Piccolo
Casting: Laura Muccino e Annamaria Sambucco
Aiuto regia: Loredana Conte
Segretaria di edizione: Fiorella Di Mambro
Costumi: Alexandra Toesca
Scenografia: Giada Calabria
Suono: Gaetano Carito
Musiche: Paolo Buonvino
Fotografia: Alessandro Pesci
Montaggio: Angelo Nicolini
Supervisore alla produzione: Claudio Zampetti
Organizzatore generale: Gianluca Leurini
Produttore delegato: Laura Paolucci
Executive producer: Eric Abraham
Produttore: Domenico Procacci
Origine: Italia 2008
Distributore: 01 distribution
Link: www.01distribution.it www.fandango.it
Durata: 112’
Produzione: Fandango in collaborazione con Rai Cinema in collaborazione con Portobello Pictures e Phoenix Film Investment con il contributo del Ministero per i beni culturali e ambientali - Dipartimento dello spettacolo
Programmato dal 8 febbraio 2008

C’era un rischio evidente nell’idea di proporre Nanni Moretti come attore protagonista di "Caos calmo". Naturalmente, il rischio era la "morettizzazione" di Pietro Paladini, il protagonista del romanzo di Sandro Veronesi. Lì si dipingeva la figura di un manager che salva una donna dall’affogamento quasi certo, torna a casa e trova la compagna morta davanti agli occhi della loro figlioletta e decide di rimanere per tre mesi, tutti i giorni, davanti alla scuola della bambina, mentre la sua azienda sta per fondersi con un gruppo americano. A parte la romanità, era difficile trovare punti di congiunzione fra questo personaggio e il vulcanico regista di "Caro diario". Diciamo che le trappole non sono state del tutto evitate, ma almeno, e anche grazie a Moretti, il film presenta qualche elemento di interesse in più del libro, perché riesce a prosciugare un po’ la ripetitività del testo di partenza e a tradurre in immagini i pensieri del protagonista. Paladini è un uomo che decide di fermarsi, non reagisce di fronte al dolore stordente e improvviso e come lui fa la figlia. Il loro piccolo mondo di sofferenza taciuta diventa il perno intorno al quale si sfoga il dolore del resto del mondo. Dal manager piazzato davanti alla scuola e preoccupato solo che la figlia lo saluti all’intervallo, affacciandosi alla finestra, si presentano tanti altri personaggi, dalla cognata instabile e un po’ isterica al direttore del personale pronto a mollare tutto, dal presidente silurato della vecchia gestione aziendale ai nuovi e potenti capitalisti che si impadroniscono della società. L’idea del libro era costruire un percorso interiore e personale, tramite un personaggio che sceglie di fermarsi per fare ordine e così si isola dal caos che gli scorre intorno, una sorta di fuga implosiva. Grimaldi ha il pregio di prosciugare la litania di situazioni ripetitive che appesantiscono il romanzo, ma la sua sostanziale fedeltà al testo di partenza (se si eccettua, in parte, il finale) lo costringe a un lavoro che si perde nei raccordi. Così, capiamo poco il perché di certe reazioni, di alcune presenze che passano senza lasciare il segno e anche della famosa scena di sesso, che arriva un po’ all’improvviso, senza preparazione, messa lì quasi come studiata operazione promozionale. Il tono sommesso, l’assoluta attenzione per le ambientazioni e una prova attoriale collettiva di alto livello, comunque, garantiscono un esito finale di sicuro interesse, anche se magari non di semplice comprensione.

PER: A conti fatti, forse "Caos calmo" può essere meglio apprezzato se si trascura il romanzo di partenza e si accetta la logica del ripiegamento interiore come condizione di ribellione del nostro tempo.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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