EDISON CITY

Regia di: Piper Perabo e Roselyn Sanchez
Attori: Kevin Spacey, Morgan Freeman, Justin Timberlake e LL Cool J
Titolo originale: Edison City
Origine: USA 2005
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it www.edison-movie.it www.edison-movie.com
Durata: 97’
Programmato dal 11 novembre 2005

La polizia è corrotta, anche nelle città inventate, come questa Edison City che vorrebbe essere una traslazione di Los Angeles, ma in realtà assomiglia soprattutto a Vancouver, soprattutto perché lì è stato girato il film. Un tempo terra in mano alla delinquenza, oggi Edison City appare una città un po’ più ripulita, ma la squadra speciale che ha compiuto l’impresa, la "Frat", ne ha in parte preso il posto. Nella prima scena del film, una coppia di poliziotti fa irruzione nella casa di due disgraziati spacciatori e ne uccide uno senza tanto pensarci, convincendo poi l’altro a confessare una sorta di atto di legittima difesa. Al successivo processo, tutto andrebbe bene se non si intromettesse un giovane reporter locale, che si convince dell’esistenza di qualcosa di più di quello che si vede e vuole vederci chiaro. Il suo direttore, un tempo premio Pulitzer come inviato in Cambogia, è oggi un uomo demotivato, all’inizio sembra dissuadere il giovane dall’indagine, ma poi, in un sussulto di spirito civile, lo stimola a proseguire. Pian piano vengono a galla i metodi violenti della Frat, che si accaniscono anche sul ragazzo e, soprattutto, sulla sua fidanzata, ma alla fine, complice il supporto di un detective degli affari interni e la collaborazione di uno degli appartenenti al corpo speciale, i cattivi fanno la fine che si meritano. L’opera prima di David Burke, fin qui apprezzato regista di serie tv, vorrebbe ripercorrere il modello di "Chinatown" o "L.A. Confidential", partendo da un episodio minore per portare alla luce un sistema di corruzione radicato ed esteso agli uomini di potere. Ma di fatto, presenta solo un insieme di personaggi-cliché, dal giornalista anziano che torna saggio all’improvviso al giovane idealista, dal poliziotto razzista a quello che, pur disincantato, crede ancora nei valori per i quali ha scelto la sua professione. La sceneggiatura non è scritta troppo bene, se pensiamo al modo facile in cui il giornalista rampante riesce a ottenere le informazioni che gli servono o al modo in cui tutto si aggiusta nel finale. Per non parlare dei dialoghi, che più di una volta suscitano umorismo involontario. Insomma, nonostante la presenza di calibri, come i premi Oscar Morgan Freeman e Kevin Spacey, "Edison City" è un film poco originale e un’occasione sprecata di indagare sulla conduzione del potere nell’America post-11 Settembre, ma soprattutto post Enron e WorldCom.

PER: Passerà presto al noleggio in Dvd e poi a Fox Crime, dove avrebbe dovuto collocarsi fin dall’inizio.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net )

 

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