H2ODIO

Regia di: Alex Infascelli
Attori: Mandala Tayde, Anapola Mushkadiz e Chiara Conti
Origine: Italia 2006
Distribuzione in edicola: "Repubblica" e "Espresso"
Link: www.h2odio.it
Disponibile dal 3 maggio 2006

Esce direttamente in Dvd e in edicola il nuovo film del regista di "Almost blue". "H2Odio" è una storia dall’impianto originale, imperniata su cinque ragazze, di buona famiglia e perlopiù assai belle. Si ritrovano in una casa sul lago con l’intento comune di iniziare una dieta solo a base d’acqua, per purificarsi forse non solo materialmente, ma anche simbolicamente. Qualcuna fra loro, tuttavia, vuole fare la furba e viene scoperta a mangiare anche del cibo solido. Su questa base si scatena una catena di odio destinata a espandersi in maniera e con effetti impensabili. Infascelli dà fondo alla propria vena "pulp", mettendoci gusto per l’effetto, ma anche tensione e un po’ di ironia liberatoria. Girato in digitale, il film ha un po’ l’effetto del prodotto artigianale, ma non manca del gusto per la sorpresa. Qualcosa si muove anche in Italia. Questa settimana esce "H2Odio", il nuovo film di Alex Infascelli, già regista di "Almost blue" e "Il siero della vanità". Il debutto, però, non sarà in sala, bensì direttamente in Dvd, con vendita diretta in edicola, in abbinamento con L’Espresso o Repubblica. Film girato a basso budget, in digitale, è il primo esempio di una distribuzione alternativa. Potrà aprire il campo a una rivoluzione? Difficile dirlo. La centralità della sala non è in discussione per molti prodotti, anche se i costi sono certamente un freno, tant’è che molti film prodotti e realizzati si fermano proprio al momento di essere distribuiti. Il Dvd è uno strumento che sta regalando soddisfazioni, ma le vendite si concentrano su titoli già di successo, mentre il noleggio è più distribuito. Inoltre, "H2Odio" esce al prezzo di 12,90 euro, che è più basso rispetto a quello medio dei Dvd, ma più alto del costo di un biglietto in sala e di un noleggio medio. Per far sì che si crei un percorso alternativo capace di dare visibilità a un cinema altrimenti stritolato dai blockbuster, forse occorrerà studiare un modello più efficiente e appealing per il pubblico. Comunque, l’esperimento è apprezzabile. Si trova in edicola con "Repubblica" e "Espresso".

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)

 

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