FRIENDS WITH MONEY

Regia di: Nicole Holofcener
Attori: Jennifer Aniston, Joan Cusack, Catherine Keener, Frances McDormand, Simon McBurney, Jason Isaacs, Scott Caan e Greg Germann
Fotografia: Terry Stacey
Montaggio: Robert Frazen
Musica: Rickie Lee Jones e Craig Richey
Produttori esecutivi: Ted Hope, Anne Carey e Ray Angelic
Produttore: Anthony Bregman
Titolo originale: Friends With Money
Origine: USA 2006
Distributore: Sony Pictures Releasing
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it
Durata: 88’
Produzione: This Is That
Programmato dal 8 settembre 2006

Associare la parola "Friends" nel titolo alla presenza di Jennifer Aniston può sembrare una furbata, E un po’ lo è, visto che il film di Nicole Holofcener ("Parlando & Sparlando") raduna sì un gruppo di persone che hanno un rapporto di amicizia fra loro, ma la ben nota serie tv non c’entra nulla con quello che vediamo qui. Questi amici hanno i "soldi", come suggerisce il titolo. Non tutti, in realtà. Olivia (la Aniston, appunto) fa la donna di servizio ed è un po’ compatita dalle amiche, tutte più o meno di successo e soprattutto sposate, mentre lei è ancora single. Il film procede per scenette che, di volta in volta, ci mostrano tutto il gruppo a cena fuori oppure le singole donne con i rispettivi mariti (o conoscenti) o ancora singoli caratteri. Olivia prova ad avviare una relazione con un personal trainer piuttosto stupido, ma alla fine troverà l’anima gemella in modo insospettabile. Christine (Catherine Keener) vive e lavora con il marito, con il quale scrive sceneggiature. Il loro non è un rapporto troppo felice, tant’è che lui si lascia scappare di trovare la moglie ingrassata e lei gli rinfaccia che l’espansione in corso della propria casa è l’ennesimo esempio del suo super-io. Jane fa la disegnatrice di moda e ha una carattere irascibile, che la porta a sbottare per piccoli inconvenienti, tradendo la paura di non avere più orizzonti nella vita. Infine, Franny (Joan Cusack) è l’unica a non avere troppi problemi esistenziali, è la più ricca e non se ne vergogna, dispensa battute maligne e consigli spesso improvvidi. Il cinema indipendente americano ha sciorinano spesso storie come queste, corali e sviluppate per micro-blocchi. La stessa Holofcener ha usato la stessa ricetta per "Parlando & sparlando". Là il tema centrale era il matrimonio, qui invece sembra essere il denaro. Allora come qui, tuttavia, sembra mancare qualcosa, un senso complessivo e una focalizzazione del punto di vista che si vorrebbe esprimere. Si può giudicare forse anche positivamente il fatto che la regista evita l’equazione ricco uguale cattivo o triste.

 

 

Ma allora, perché sottolineare la presenza costante del denaro, quando poi le problematiche di vita che vengono descritte hanno comunque a che fare più con la soddisfazione personale, il peso del tempo che scorre, la realizzazione e così via? Film come questo potrebbero durare un tempo molto più lungo o molto più corto, senza togliere o aggiungere niente al racconto complessivo. Molte scene sono piacevoli, perché assai ben recitate da un quartetto di attrici di alto livello e perché i dialoghi riescono spesso a essere brillanti. All’uscita dalla sala, tuttavia, la sensazione è di aver trascorso la serata in un salotto, con gente che in buona parte non si conosce e che un po’ se la tira, senza aver aggiunto o tolto nulla alla propria esistenza.

PER: Stando al finale, dobbiamo concludere che la vita è una giostra e ci si sta sopra meglio quando si è ricchi e si può persino evitare di lavorare. Bella scoperta.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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