LE COLLINE HANNO GLI OCCHI 2

Regia di: Martin Weisz
Attori: Michael McMillian, Jessica Stroup, Daniella Alonso, Jacob Vargas, Lee Thompson, Young Ben Crowley, Eric Edelstein, Flex Alexander, Reshad Strik, Michael Bailey Smith, David Reynolds, Derek Mears, Tyrell Kemlo, Jason Oettle, Gáspár Szabó, Jeff Kober, Jay Acovone, Archie Kao, Ashley O’Connor e Philip Pavel
Sceneggiatura: Wes Craven e Jonathan Craven
Fotografia: Sam McCurdy
Titolo originale: The Hills Have Eyes 2
Origine: USA 2007
Distributore: 20th Century Fox
Link: www.20thfox.it www.20thfox.it/cinema/le_colline_hanno_gli_occhi_2-101208/101208
Durata: 89’
Programmato dal 11 maggio 2007

Lo scorso anno, il remake di Le colline hanno gli occhi, originariamente scritto e diretto da Wes Craven nel 1977, non portò nulla di particolarmente nuovo nel genere horror. Tuttavia, il regista francese Alexandre Aja iniettò il suo talento visivo e una modernità stilistica, che raggiunse almeno l’effetto di mantenere viva l’attenzione dello spettatore e a produrre qualche momento memorabile, uno su tutti la scoperta del villaggio contaminato con manichini e mostri confusi insieme. L’originale di Craven ebbe già un seguito nel 1985, che seguiva un gruppo di motociclisti nel deserto e la loro misera fine. L’operazione di oggi, in sostanza, è proporre un remake del sequel, il che è già qualcosa di piuttosto singolare. Al centro della vicenda c’è un gruppo di reclute della Guardia Nazionale in missione di routine, che cadono nelle grinfie dei mutanti deformi già apprezzati nel film precedente e nello stesso deserto fatale alla famiglia massacrata un anno fa. I personaggi sono archetipi militari, con un sergente testa calda, un ragazzo gentile e di buon maniere un paio di soggetti inutilmente chiacchieroni e le immancabili signorine con un fisico da costume da bagno perenne. Arrivando alla ex base per i test nucleari del New Mexico, scoprono che è scomparsa una squadra di tecnici e quindi inizia la ricerca. Tutto precipita quando il gruppo si ritrova intrappolato nelle colline e l’unica via di recupero passa per le miniere abitate dai mutanti.

 

 

 

Come il primo capitolo, anche qui non si risparmiano smembramenti di corpi, mutilazioni, materia cerebrale in libertà, rumori a livello quasi insopportabili e persino musiche disarticolate. Tanta violenza gratuita non è però supportata da una sceneggiatura di qualche interesse e nemmeno dalla perizia visiva di Martin Weisz, certamente inferiore a quella di Aja. Ciò che capitava alla famiglia del primo episodio aveva un riscontro emotivo qui assente. I personaggi rappresentavano elementi della società, messi a confronto con il loro doppio mostruoso, generato metaforicamente da loro stessi. Qui siamo solo di fronte a una prevedibile esibizione di effettacci gore, un’atmosfera che crea angoscia solo nelle prime scene e un crescendo di violenza che maschera la mancanze di idee migliori.

PER: Appassionati del wrestling: siamo allo stesso livello di esibizionismo baraccone.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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