LA MARCIA DEI PINGUINI

Regia di: Luc Jacquet
Titolo originale: La marche de l'empereur
Origine: Francia 2005
Distributore: Lucky Red
Link: www.luckyred.it www.marchofthepenguins.com http://empereur.luc-jacquet.com
Durata: 85’
Programmato dal 18 novembre 2005

Le immagini di straordinaria bellezza del documentarista Luc Jacquet ci fanno conoscere come vivono i pinguini imperatori in Antartide. In particolare, ci descrive la loro marcia alla ricerca di una solida zona di ghiaccio nella quale compiere l’accoppiamento e dare inizio a una generazione di animali, come avviene da millenni a questa parte. Questi uccelli, che camminano e nuotano me non volano, si ritrovano in gruppo all’inizio dell’inverno, che al Polo Sud parte in marzo e dura nove mesi, e si mettono in marcia tutti insieme per compiere il rituale, che passa per uno studiatissimo accoppiamento e culmina nella produzione dell’uovo che contiene la nuova vita. Durante un tragitto che dura 70 miglia, mentre l’inverno fa il suo corso e diventa sempre più rigido, i più deboli soccomberanno e anche qualche piccolo non vedrà mai la luce. La cova è a cura del maschio della coppia. A lui tocca tenere l’uovo gelosamente custodito sotto la pancia: perderlo significherebbe esporre il nascituro al gelo. Mentre le femmine tornano verso il mare per alimentarsi, i maschi possono restare anche quattro mesi senza mangiare, stoicamente in piedi con il solo compito di salvaguardare la nuova vita. Le uova, poi, si schiudono, ma l’inverno non è ancora finito e alla madre toccherà tenere il piccolo ancora per un po’ nascosto sotto il proprio grembo, alimentandolo e preoccupandosi di non esporlo alle intemperie più rigide, soprattutto le pericolosissime tempeste di neve. Il film segue il percorso degli animali, l’accoppiamento, la nascita dei piccoli e la loro crescita, Ci mostra anche quale sia l’istinto di protezione di questi animali e ci fa sentire lo straziante lamento di chi vede soccombere la propria creatura. Quello della troupe di Luc Jacquet è un lavoro notevole, intanto perché realizzato alle più gelide latitudini del globo e poi perché capace di documentare momenti incredibili, come il dolcissimo accoppiamento e il passaggio dell’uovo dalla madre al padre per la cova. La fotografia è sempre spettacolare e le scene di gruppo hanno un effetto assai spettacolare. E’ un inno alla natura e alle sue leggi, in qualche modo utile anche per riflessioni sul senso della vita, in particolare per certe specie animali.

PER: Il tono new age complessivo un po’ nuoce e il ritmo scorre fin troppo lento. Ma il fascino delle immagini è indiscutibile. Al punto che i bambini più piccoli potrebbero anche spaventarsi.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)

 

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