LADY HENDERSON PRESENTA

Regia di: Stephen Frears
Attori: Judy Dench, Bob Hoskins, Will Young e Kelly Reilly
Titolo originale: Mrs. Henderson Presents
Origine: Gran Bretagna 2005
Distributore: Bim
Link: www.bimfilm.com www.mrshendersonpresentsmovie.co.uk
Durata: 103’
Programmato dal 5 gennaio 2006

Chissà perché registi inglesi di stile sopraffino e provato impegno come Mike Leigh e Stephen Frears, sentono il bisogno di cercare distrazioni nel vaudeville d’annata. Aveva già toppato il regista di "Segreti e bugie" con il superficiale ed estetizzante "Topsy Turvy" e ora non fa molto meglio Frears con il ritratto di colei che fece rinascere il teatro Windmill, nel West End londinese, mentre il suo Paese si avviava verso la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Lady Henderson è una donna che vive la scomparsa del marito quasi come una seconda opportunità di vita, nonostante il compimento del sessantanovesimo anno di età. Rientrata da Parigi, la donna decide di acquistare uno scalcinato teatro e allestire riviste musicali. Assolda il regista e impresario Vivian Van Damme per costruire l’impresa e le cose si mettono subito al meglio, con spettacoli di varietà non-stop innovativi per l’epoca e di grande successo. Quando la ricetta viene copiata, facendo perdere al teatro la sua originalità, la signora Henderson e il suo regista si inventano l’idea di mettere in scena donne nude, sfidando la forte censura del tempo. L’intraprendente imprenditrice trova il modo di convincere il cancelliere a dare l’autorizzazione e inizia così una nuova e fortunata stagione, che porta alla notorietà giovani ragazze qualunque, prese da sobborghi e campagne senza prospettive e lanciate sulla scena come statue inneggianti alla bellezza, corollario ai numeri musicali degli spettacoli. Seguendo il motto "Non chiudiamo mai", il teatro sopporta anche il dramma della guerra, prima con la partenza dei soldati e poi con i bombardamenti che raggiungono anche Londra. Il problema essenziale di "Lady Henderson presenta" è la mancanza di un vero centro narrativo. La ricostruzione storica del tempo resta di contorno, così come lo spaccato sociale, che non trae alcuno spunto dalla presenza di alcuni personaggi e situazioni.

 

 

L’irruzione della guerra, così, suona come una digressione leggera quanto il pudore iniziale delle ragazze che dovranno spogliarsi o i siparietti pseudo-sentimentali fra la signora Henderson e Van Damm, fatti di litigi, accuse di reciproca ingerenza e una sottile attrazione reciproca mai veramente espressa (anche perché l’uomo è sposato e fedele). La sceneggiatura appare l’elemento debole, ma Frears ci mette del suo, ad esempio ritraendo i bombardamenti in lontananza dal tetto del teatro come fossero poco più che fuochi artificiali. L’alternanza fra divertimento lieve e tragica realtà accompagna il film, ma la sostanziale assenza di vera emotività rende tutto piuttosto superficiale e annichilisce anche il ritratto di una personalità forte e dirompente come quella della Henderson.

PER: Il Windmill Theatre ha ceduto oggi il palcoscenico alla lap dance. Difficile pensare che sia un caso...

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net )
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell'archivio.

 

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