IL MATRIMONIO E’ UN AFFARE DI FAMIGLIA

Regia di: Cherie Nowlan
Attori: Brenda Blethyn, Khan Chittenden, Emma Booth e Richard Wilson
Titolo originale: Clubland
Origine: Australia 2007
Distributore: Lucky Red
Link: www.luckyred.it www.clublandthefilm.com www.luckyred.it/ilmatrimonio
Durata: 105’
Programmato dal 18 aprile 2008

È meglio non farsi ingannare troppo dal titolo italiano. "Il matrimonio è un affare di famiglia" non è la solita commedia romantica di Hollywood. Intanto, viene dall’Australia, ha una costruzione tipicamente indie (non a caso è stato una rivelazione del Sundance Film Festival) e presenta complessità che crescono via via che la storia procede. La protagonista femminile del film è Jean Dwight (la sempre ottima Brenda Blethyn di "Segreti e bugie"), cameriera di giorno e occasionalmente cabarettista la sera, in un locale chiamato "Clubland", nel quale consuma quel tanto di talento comico che non è riuscita a trasformare in una professione di successo. La donna vive con i dei figli, Tim e Mark. Il primo fa il traslocatore ed è in età da prime serie cotte, mentre il secondo è affatto da una disabilità mentale che non ne ha compromesso il senso dell’umorismo. Da un lato, le esibizioni in scena sono di contorno a numeri di danza che sembrano rimandare a certi locali di Las Vegas, dall’altro Jean tende a esibirsi nel suo umorismo anche a casa, mantenendo vivo anche l’ambiente domestico. Le cose tenderanno a complicarsi quando nella vita del figlio maggiore, Tim, entrerà Jill, una giovane biondina che vivrà con il ragazzo una storia d’amore di intensità crescente, tanto da spingere i due addirittura alla decisione del matrimonio. Qui la storia si sdoppia, mostrando un altro lato della madre, piena di gelosia e un po’ di risentimento verso la nuova venuta. In soccorso di Tim, arriverà a un certo punto anche il padre, a sua volta artista mancato, che fa la guardia giurata, ma si esibisce anche come cantante country. Il tono del film vira via via dalla pura commedia brillante, soprattutto nei dialoghi, a una maggior alternanza fra momenti divertenti e altri drammatici, riflettendo su ciò che ogni essere umano "mette in scena" di sé e cosa prova veramente nella vita. Tutta la famiglia Dwight fa emergere lati disfunzionali, che tuttavia proveranno a ricomporsi dopo essere emersi in tutta la loro forza. Il film dell’australiana Cherie Nowlan mantiene complessivamente un brio non convenzionale, ma sa grattare sotto la superficie, infondendo un’umanità emotivamente efficace nei personaggi tratteggiati.

PER: Farsi prendere da un raro equilibrio fra il dolce e l’amaro della vita ordinaria.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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