NAPOLEON DYNAMITE

Regia di: Jared Hess
Attori: Jon Heder, Efren Ramirez, Jon Gries, Aaron Ruell, Tina Majorino, Diedrich Bader e Haylie Duff
Titolo originale: Napoleon Dynamite
Origine: USA 2005
Distributore: 20th Century Fox
Link: www.20thfox.it www.votaperpedro.it
Durata: 82’
Programmato dal 4 novembre 2005

Dev’esserci qualcosa di strano nell’aria dell’Idaho. I B-52s e Gus Van Sant ("Belli e dannati") ci avevano già messo sull’avviso di come lì molti avessero la tendenza a vivere in un proprio mondo parallelo, "privato". A mo’ di conferma, arriva ora "Napoleon Dynamite", con il suo protagonista squinternato, come buona parte degli abitanti della cittadina di Preston, la stessa da cui proviene il giovanissimo regista (25 anni) del film, Jared Hess. Napoleon frequenta il locale liceo, ha un’aria perennemente catalettica e alcune fondamentali abilità, come la pratica del nunchaku, il disegno di animali fantasiosi o il saper captare i sapori particolari nel latte fresco. La sua famiglia è composta dal fratello Kip, un trentaduenne che passa il tempo a cercare l’anima gemella su Internet e dalla nonna, che tiene un lama in cortile e si diverte ad andare in moto sulle dune fuori città. A scuola viene perlopiù tenuto alla larga, ma trova un amico in Pedro, un ragazzo di origine messicana, anche lui dall’aria quasi lobotomizzata. Nella vita di Napoleon, via via, appaiono altri personaggi, come lo zio Rico, venditore di prodotti per il rafforzamento del seno, e Deb, una compagna di scuola che vende inutili portachiavi intrecciati e, misteriosamente, si invaghisce di lui. Non c’è una vera trama in questo film, ma solo la divertita rappresentazione di una sorta di universo parallelo quale può essere la provincia americana più sperduta, dove all’omologazione imperante si contrappone un campionario di umanità assurda quanto profondamente vera, che sembra ancora vivere negli anni Ottanta surreali degli stivaletti spaziali, delle macchine del tempo ordinate per posta e della disco music. Il gusto del paradosso estremo di Hess crea un antidoto alle classiche commedie adolescenziali che paiono fatte in serie, diverte e rende giustizia agli sfigati di ogni latitudine.

PER: Ci sono gli ingredienti per farne un piccolo film di culto, purché si accetti una non-storia fatta di gag slegate e un giovanilistico gusto dell’eccesso.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net )

 

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