OCCUPATION: DREAMLAND

Regia, produzione e montaggio di: Garrett Scott e Ian Olds
Fotografia: Ian Olds
Titolo originale: Occupation: Dreamland
Origine: USA 2005
Distributore: Fandango
Link: www.fandango.it
Durata: 78’
Programmato dal 19 maggio 2006

Durante la Seconda Guerra Mondiale, registi americani di primo piano, come John Ford e Howard Hawks, si impegnarono in prima persona come reporter dal fronte, producendo testimonianze ancora oggi preziose su quel momento storico. Allora, c’era un po’ di inevitabile retorica patriottista, motivata dalla necessità di sconfiggere il mostro nazista e riaffermare il primato della libertà in ogni latitudine del mondo, ma dai filmati in qualche caso emergeva anche la dura realtà dei soldati al fronte. A sessant’anni di distanza, gli Stati Uniti sono ancora in guerra, ma la situazione e il contesto sono molto diverse. Garrett Scott e Ian Olds riportano in auge, loro malgrado, il reportage di guerra, per raccontarci la realtà dell’ottantaduesima divisione Aviotrasportazione, di stanza a Falluja, in Iraq, nel 2003. I due registi filmano soprattutto i volti dei ragazzi spediti laggiù senza troppa chiarezza sulle motivazioni. Alcuni di loro si sono convinti che l’arabo sia il nemico e i terroristi si nascondano ovunque. Altri non nascondono dubbi e il sospetto di essere lì per difendere gli interessi dei petrolieri americani. La maggior parte racconta di essersi arruolato per motivi di soldi o perché non sapeva cosa fare della propria vita e non certo per devozione alla patria. A questi momenti di confessione, si alternano le riprese delle ricognizioni in una città assediata, prossima alla distruzione, popolata di gente attonita, ma tenace nel rifiutare la presenza dello straniero invasore. Così, un pattugliamento diurno per le strade può sempre trasformarsi in un conflitto a fuoco e i raid notturni mostrano soprattutto la violazione sistematica della vita privata della gente, a caccia di potenziali sospetti o specifici bersagli. Il senso della deriva pervade in modo crescente immagini e testimonianze, per culminare con le immagini degli assalti che devastarono Falluja nell’inverno del 2003. Gli autori del documentario filmano con attenzione, in maniera fredda e chirurgica, riuscendo a restituire il disagio di chi si trova lì in mezzo a bombardamenti e un popolo ostile, offrendoci una testimonianza di cos’è oggi una guerra, assurda come sempre, ma senza più alcun motivo ideale a salvare almeno le apparenze.

PER: Immagini senza una morale. Una testimonianza preziosa da tenere a futura memoria.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 6 luglio 2006 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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