OXFORD MURDERS - TEOREMA DI UN DELITTO

Regia di: Alex De La Iglesia
Attori: Elijah Wood, John Hurt, Leonor Watling, Julie Cox, Jim Carter, Anna Massey, Alex Cox, Dominique Pinon e Burn Gorman
Soggetto: dal romanzo di Guillermo Martinez La serie di Oxford (2002)
Sceneggiatura: Alex de la Iglesia e Jorge Guerricaechevarria
Musiche: Roque Baños
Produttori: Gerardo Herrero, Mariela Besuievsky, Alvaro Augustin, Kevin Loader, Frank Ribiere e Verane Frediani
Titolo originale: Los crimenes de Oxford
Titolo internazionale: The Oxford Murders
Origine: Spagna, Gran Bretagna e Francia 2007
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it www.warnerbros.com www.crimesaoxford.fr
Durata: 110’
Produzione: Tornasol Films, Telecinco Cinema, Oxford Crimes e La Fabrique 2
Programmato dal 11 aprile 2008

Alex De La Iglesia è un autore spagnolo non privo di inventiva, brevemente passato sotto l’ala di Pedro Almodovar per poi trovare una sua strada, soprattutto nella commedia grottesca ("La comunidad", "Crimen perfecto"). Qui, per la prima volta dopo dieci film, espatria per produrre un’opera che potrebbe essere stata girata da un qualunque regista inglese di thriller con una buona mano. Non è una critica in assoluto, ma una constatazione che sorge spontanea di fronte a un giallo ambientato in un college, basato su un iniziale omicidio (quello di un’anziana donna) e su un enigma che un emerito professore di matematica e uno studente appena arrivato a Oxford si preoccuperanno di districare, non prima che altri morti siano prodotti da un assassino che si fa annunciare da simboli tutt’affatto singolari.

 

 

De La Iglesia sceglie uno stile sobrio, rispetto alle abitudini che ci ha fatto conoscere in passato, lasciando tracce di sé soprattutto nei personaggi, nessuno dei quali brilla per simpatia. Lo studente americano è un narcisista ossessionato dalla propria intelligenza e il professore un cinico manipolatore. La vita è vista attraverso un prisma deformante come quello della matematica, del gioco fine a se stesso, che rivelerà un finale sorprendente quanto quasi desolante. Siamo a Oxford e quindi non ci possono essere risparmiati un po’ di sano humor nero e il gusto per l’intrigo alla Holmes, che peraltro è anche il principale motivo di interesse del film e tutto sommato anche un filo narrativo ben giocato. Resta però il senso di un esercizio di stile non troppo diverso dai motivi che spingono l’omicida ad agire e i due estemporanei investigatori a indagare.

PER: Avere il sospetto di giocare una versione live di Cluedo.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti fino al 10 luglio 2008 e successivamente nell’archivio.

 

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