THE PUSHER

Regia di: Matthew Vaughn
Attori: Daniel Craig, Colm Meaney, Sienna Miller, Kenneth Cranham, George Harris, Jamie Foreman e Michael Gambon
Costumi: STEPHANIE COLLIE
Supervisore alle musiche: LIZ GALLACHER
Musiche: LISA GERRARD e ILIAN ESHKERI
Scenografie: KAVE QUINN
Direttore della fotografia: BEN DAVIES
Montaggio di: JON HARRIS
Sceneggiatura : J.J.CONNOLLY tratto dal romanzo "LAYER CAKE"
Produttore esecutivo STEPHEN MARKS
Prodotto da ADAM BOHLING, DAVID REID e MATTHEW VAUGHN
Titolo originale: Layer Cake
Origine: Inghilterra 2005
Distributore: Sony Pictures
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it
Durata: 105’
Programmato dal 10 giugno 2005

Un tempo c’era la criminalità con le sue regole, le famiglie, il rispetto. Poi è arrivata la droga ed è cambiato tutto. Eppure, il "Pusher" protagonista della vicenda, Jim, è riuscito a fare solo il businessman, conquistandosi un nome all’interno del sottobosco del traffico e facendogli guadagnare abbastanza da pianificarsi un ritiro signorile alla soglia della quarantina. Ma il big boss Jimmy Price gli affida un ultimo incarico: ritrovare la figlia scomparsa di un suo vecchio amico, oggi potente costruttore e maneggione a vari livelli. La ricerca si complicherà con la sparizione di un carico di ecstasy, sottratto a un violentissimo spacciatore slavo, elevati debiti da ripianare, tradimenti sempre in agguato dietro l’angolo e la comparsa di una bionda mozzafiato al fianco di un delinquentello da quattro soldi come il suo quasi parente Sidney. Il titolo originale del film, "Layer Cake", uguale al romanzo d’ispirazione (di JJ Connolly), indica i vari "strati" di criminalità con i quali Jim avrà a che fare nel corso di una vicenda passata perlopiù a scappare da qualcosa. Il film inizia con lo spacciatore che si presenta e descrive il suo modo di lavorare da businessman, con regole che poi, nel corso del film, si dissolvono. Metafora del mondo moderno, in cui non ci si può fidare più di nessuno e non esistono più codici, "The pusher" è un noir girato con molta perizia da Matthew Vaughn, regista che, finalmente, riesce a non scimmiottare Tarantino, a usare il ritmo e una macchina da presa sempre in movimento e a non essere troppo banale.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net )

 

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