THE PRODUCERS - UNA GAIA COMMEDIA NEONAZISTA

Regia di: Susan Stroman
Attori: Max Bialystock: Nathan Lane, Leo Bloom: Matthew Broderick, Ulla: Uma Thurman, Franz Liebkind: Will Ferrell, Roger De Bris: Gary Beach, Carmen Ghia: Roger Bart, Hold Me-Touch Me: Eileen Essell, il giudice: David Huddleston, Prison Trustee: Michael McKean, Lick Me-Bite Me: Debra Monk, Kiss Me-Feel Me: Andrea Martin e Mr. Marks: Jon Lovitz
Sceneggiatura: Mel Brooks e Thomas Meehan, basata sul musical del 2001 e sul film del 1967 scritto e diretto da Mel Brooks
Fotografia: John Bailey e Charles Minsky
Montaggio: Steven Weisberg
Coreografia: Susan Stroman
Casting: Tara Rubin
Produttori: Mel Brooks e Jonathan Sanger
Co-produttore: Amy Herman
Musiche e testi di Mel Brooks
Titolo originale: The Producers
Origine: USA 2005
Distributore: Sony Pictures Releasing
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.theproducersmovie.com
Durata: 129’
Programmato dal 17 marzo 2006

C’era una volta un film, uscito dalla penna allora giovane di Mel Brooks e intitolato, nella versione italiana, "Per favore non toccate le vecchiette". Vi si raccontava della strampalata idea di un produttore di Broadway e del suo improvvisato socio esattore delle tasse di mettere in scena un musical su Hitler, con tanto di "sturmtruppen" in formazione a svastica. Lo scopo è produrre un flop clamoroso e, per le strani leggi del fisco americano, ricavarci un lauto guadagno. Il tutto con il generoso finanziamento di un pugno di vecchiette che il produttore "si lavora" da un po’ di tempo. Naturalmente, non andrà come i due avevano previsto, sovrastimando il gusto medio del pubblico americano. Zero Mostel e Gene Wilder diedero corpo al poco scrupoloso produttore Max Bialystock e al nervoso contabile Leo Bloom. Nel 2001, l’opera è stata riallestita come musical a teatro, con Nathan Lane e Matthew Broderick nei ruoli principali. Ora, il cerchio si chiude e "The producers" ritorna al cinema, nella versione riadattata del musical di Broadway. Riadattata fino a un certo punto, però, perché il testo pare l’ennesima replica di palcoscenico, con una cinepresa pronta a riprendere D’altra parte, Susan Stroman viene dalla regia e dalla coreografia a Broadway ed evidentemente non crede molto nell’opportunità di modificare la performance allestite per la scena. Il punto di vista sembra essere quello di uno spettatore seduto nella fila Z di un teatro e persino i numeri musicali finiscono con un suono ridondante e il successivo silenzio laddove ci dovrebbe essere l’applauso del pubblico.

 

 

Ciò detto, possiamo anche rimarcare la prova superiore di Nathan Lane e quella divertita di Uma Thurman in quella della svampita segretaria svedese dal nome impossibile. Ma le parti musicali sono perlopiù pesanti e, rispetto all’originale, si omettono particolari anche importanti, come il fatto che Max e Leo sono entrambi ebrei. Un’onesta trascrizione, insomma, ma dello spirito caustico di Mel Brooks qui si sono perse le tracce.

PER: Curiosamente, c’è in giro anche una versione teatrale in italiano con Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi. Tanto vale vedersi questo testo nella sua collocazione naturale.

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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