RENT

Regia di: Chris Columbus
Attori: Anthony Rapp, Rosario Dawson, Idina Menzel, Wilson Jermaine Heredia, Jesse L., Taye Diggs, Sarah Silverman e Adam Pascal
Titolo originale: Rent
Origine: USA 2006
Distributore: Sony Pictures Releasing
Link: www.columbiatristar.it www.sonypictures.it www.sonypictures.com/movies/rent
Durata: 135’
Programmato dal 21 aprile 2006

"Rent" è stato un musical di grande successo, scritto e realizzato nella metà degli anni ’90, poi visto, qualche anno dopo, anche in Italia, grazie alla produzione di Nicoletta Mantovani, più nota come signora Pavarotti. la trasposizione cinematografica arriva oltre un decennio dopo e questo è uno dei suoi limiti principali. L’autore, Jonathan Larson (fra l’altro morto di aneurisma appena prima del debutto a Broadway), riuscì, al tempo, a produrre un testo che racchiudeva il periodo a cavallo fra la scoperta e la prima diffusione del virus dell’Aids, scavando molto nelle esperienza personali e trasmettendo le proprie emozioni nello spettacolo. L’ispirazione arriva direttamente da "La Boheme", di Puccini e mette in scena un eterogeneo gruppo di giovani newyorchesi, molti dei quali sieropositivi, che si portano dietro il clima eccessivo degli anni 80, ma vivono il drammatico passaggio a un decennio foriero di drammi e ripensamenti. Tutto appare mescolato e debordante. Il gruppo è composto da single, coppie etero e omosessuali, gente ricca e spiantati, voglia di divertimento e lotta contro le ingiustizie e i soprusi, consumo libero di droghe leggere e condanno di quelle pesanti. Persino la composizione musicale è eclettica e spazia dal rock duro al tango, senza grandi picchi, ma comunque ascoltabile. Chris Columbus (ci sono "Mamma, ho perso l’aereo" e i primi "Harry Potter" nel suo curriculum) si adatta alla logica del confuso melange, scegliendo di riprodurre scene come se fossimo sul palcoscenico di Broadway e sfruttando appieno il mezzo cinematografico per altre, specie se girate in esterni.

 

 

Ben sfruttata è anche la propensione di uno dei protagonisti, Mark, a filmare tutto ciò che vive, per realizzare un proprio film. In questo modo, alcuni passaggi vengono visivamente filtrati attraverso l’occhio della telecamera dell’aspirante filmaker e riprodotti solo in parte dello schermo, lasciando il resto eloquentemente scuro. Complessivamente, il prodotto risente dello squilibrio del testo di partenza. Efficaci appaiono sequenze come il concerto di Maureen (esuberante bisessuale), i momenti legati agli scontri o le battaglie contro i padroni di casa sfruttatori. Meno interessanti sono sequenze come il fidanzamento lesbico fra Maureen e la sua amante, celebrato inopinatamente in un Golf Club, con genitori beati e contenti. Nell’insieme, tuttavia, pur se l’impatto visivo è notevole, l’opera appare datata nei contenuti e nelle scelte estetiche.

PER: Si finisce con il motto "Vivi il presente", proprio di un tempo passato, mentre oggi sembra più appropriato un "Pensa al futuro".

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche nell’archivio.

 

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