THE PRESTIGE

Regia di: Christopher Nolan
Attori: Christian Bale, Hugh Jackman, Michael Caine, David Bowie, Scarlett Johansson e Andy Serkis
Titolo originale: The Prestige
Origine: USA 2006
Distributore: Warner Bros.
Link: www.warnerbros.it http://theprestige.movies.go.com www.warnerbros.it/theprestige/landing.html
Durata: 135’
Programmato dal 22 dicembre 2006

Christopher Nolan è un regista che ama lavorare sulla confusione delle identità e della verità, così come appare agli occhi delle persone. Già dai tempi di "Memento" e poi con "Insomnia" e "Batman begins", l’autore britannico ha giocato con la sperimentazione, il ribaltamento dei generi, il colpo di scena. Tutto questo si esaspera in "The prestige", che parla di magia, di illusione, ma anche di lotta fra gli umani, di ambiguità, di doppi. Il titolo rimanda alla terza fase di ogni numero di magia, quella dove arriva la sorpresa destinata a generare meraviglia e stupore. Anche il film segue lo stesso percorso. Angier e Borden, all’inizio della loro storia, sono colleghi apprendisti dello stesso maestro. Il primo, felicemente sposato, ha una maggiore presenza scenica, ma minor talento, mentre il secondo evidenzia una personalità più ombrosa, ma in compenso è un creatore naturale di giochi e illusioni. Una tragedia li porta a dividersi, ad alimentare sospetti reciproci e a diventare acerrimi rivali. Borden porta in scena un trucco che simula lo spostamento miracoloso da un punto all’altro del palcoscenico in un tempo infinitesimo. Angier fa di tutto per carpirgli il segreto, ma dovrà rendersi conto di avere a che fare con un nemico dalla personalità diabolica. La lotta andrà avanti fino alla fine, procurando a entrambi sofferenze e soddisfazioni legate solo all’idea di aver sopravanzato il nemico. Il film è ambientato verso la fine dell’Ottocento e questa scelta consente di esibire una certa eleganza estetica, che si combina con il moderno uso della camera a mano e la scelta di usare luci sulfuree. tendenti all’oscuro. Nessuno dei personaggi ha qualcosa che lo renda più positivo degli altri. Angier sembra per un po’ legittimamente aspirare alla vendetta, ma la parte finale del film ribalta tutto almeno un paio di volte. E anche fra i personaggi di contorno c’è poco da stare allegri, dalla nuova assistente di Angier che passa facilmente nel letto del nemico al freddo scienziato serbo-americano Nikola Tesla. Il clima ambiguo e affascinante viene però un po’ oscurato, strada facendo, da una storia che progressivamente si distacca dal coinvolgimento emotivo e diventa sempre più un fatto privato fra i due protagonisti. L’esasperazione del ruolo dei doppi e l’insistenza sui meccanismi contorti dei trucchi e dei marchingegni che li concretizzano finisce per rendere l’operazione più vicina all’esercizio, pur colto, di stile che non all’appassionata metafora della tendenza umana all’autodistruzione che avrebbe potuto essere.

PER: Ma David Copperfied avrà pure lui un clone?

Roberto Bonino

(Questa pagina è stata realizzata in collaborazione con www.lucidellacitta.net)
Fino al 8 gennaio 2007 questo film si trova insieme con quelli dello stesso periodo anche tra i film già usciti e successivamente nell’archivio.

 

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